Kluivert: "Quando sono arrivato non mi sono montato la testa. Non sono più un giovane inesperto". VIDEO!

16.06.2019 08:30 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Kluivert: "Quando sono arrivato non mi sono montato la testa. Non sono più un giovane inesperto". VIDEO!
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Justin Kluivert ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club:

«La stagione? Penso di aver trascorso molti momenti positivi e anche educativi. La vedo così, quest’anno ho imparato molto. È la mia prima stagione ed è tutto diverso. Ho cercato di mettere in pratica tutto quello che so fare, delle volte ci sono riuscito, altre volte no. Sono tutte cose da imparare, il prossimo anno farò sicuramente meglio. Penso sempre di potercela fare, scendo in campo e gioco come tutti gli altri. Sono molto giovane, penso sia un vantaggio ma quando ne ho la possibilità voglio segnare, dribblare, fare un assist. L’età non importa, devi fare solo quello che ti senti di fare. A volte devi passare da momenti difficili, magari pensi “quello riuscivo a farlo” o cose del genere, invece sei costretto a restare a guardare. Ma va bene così, sono appena arrivato e non devo avere fretta. Devi imparare molte cose, è un ambiente diverso, una competizione diversa con calciatore diversi. Devi trovare il ruolo ma il mio punto di forza è che non ho dovuto fare a meno delle mie qualità, anzi. Ho imparato anche questo ma non ho cambiato il mio stile di gioco. Ho capito che se rimango me stesso, le cose andranno bene. Chi mi ha aiutato? Mi hanno aiutato un po’ tutti, soprattutto Karsdorp che è olandese come me e conoscevo già prima, mi ha spiegato un po’ di cose e lo ringrazio, così come tutti gli altri che mi hanno aiutato. Giocatore più giovane a segnare in Champions? Scrivere il nome nella storia del club è sempre bello ma io voglio continuare a segnare, fare molti più gol perché ne sono capace. A volte mi arrabbio un po’ con me stesso ma questo mi spinge a fare meglio, so che ce la farò. Derby? L’atmosfera era incredibile, è la partita più bella della stagione, i giocatori e le persone la sentono molto. Una settimana prima del match, le persone ti fermano e ti dicono “devi assolutamente vincere”, è una partita molto sentita. La vita da solo a Roma? In Olanda vivevo a casa mia, qui le persone sono diverse, la vita è diversa, sono nuove sfide per un giovane come me. Sono diverse molte cose e le ho imparata al di fuori del calcio e di questo sono contento. Penso che si debba uscire dalla propria comfort zone e vivere le proprie esperienze, per vedere cose diverse, aprire la mente. Penso di averlo fatto e continuerò a imparare, anche il prossimo anno. Sto crescendo? Sì, non mi sento più un giovane inesperto. Quando sono arrivato a Roma non mi sono montato la testa, era un posto nuovo e di certo non mi aspettavo di giocare ogni partita, sapevo sarebbe stata dura. Ci sono stati alti e bassi in stagione, ma sono contento di aver fatto questo passo e sono pronto per la prossima stagione».