Di Francesco: "Dobbiamo resettare tutto, non possiamo essere questi. Sembrava non avessimo mai giocato insieme"

07.01.2018 07:30 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Dobbiamo resettare tutto, non possiamo essere questi. Sembrava non avessimo mai giocato insieme"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Di Francesco a Premium Sport

"Siamo partiti bene nei primi 10', poi ci siamo disuniti, la palla scottava e questo non deve accadere, dobbiamo avere la forza di giocare sempre. Non mi è piaciuta la squadra nel primo tempo, per fare un gol facciamo fatica ultimamente. Dobbiamo tutti fare un mea culpa, stiamo facendo passi indietro, dobbiamo ricaricarci e resettare quasi tutto e rivedere la squadra che si era vista, non possiamo essere questi. I leader devono farsi sentire? Mi aspetto tanto da tutti, adesso siamo incudine e dobbiamo stare zitti e lavoro, stiamo facendo grandi errori e serve personalità per ritrovarci. Dove sbagliamo? Il gol è venuto su una giocata in verticale, dobbiamo continuare così perché lateralmente siamo tutti capaci a giocare, poi ci vuole un pizzico di personalità, qualche pallone si può sbagliare o indovinare se si gioca in verticale, non concretizziamo nemmeno con i cross quindi cerchiamo di giocare in verticale, ora ancora lo facciamo poco e probabilmente sbaglio io. Nainggolan? Non è detto che avremmo vinto uguale, non c'è la contro-prova, con il Ninja abbiamo perso. Bisogna fare delle scelte, in questo momento sono tutti scesi dal carro, dalla prossima tornerà Radja e ci aiuterà ancor più".

Di Francesco a Radio Uno

"Dobbiamo continuare a giocare a calcio, nella ripresa quando abbiamo avuto predominio, anche grazie all'uomo in più, non siamo stati concreti. La colpa è nostra perché l'Atalanta ha fatto il suo mentre noi non riusciamo a fare quello che prima ci riusciva e facciamo le cose con meno determinazione rispetto al passato. Le cause di questo momento? Sicuramente la squadra crea tanto, oggi non mi è piaciuta per la squadra perché siamo usciti dal match per 20' e questo non è mai accaduto in precedenza, è stata la peggior prestazione dell'anno, dobbiamo lavorare, fare mea culpa e prendere queste sconfitte come punto per ripartire. In questo momento siamo un po' indietro sotto tutti i punti di vista, serve ritrovare la nostra identità".

Di Francesco a Roma TV

“I primi 20' della difesa? Non credo sia colpa dei difensori ma di tutta la squadra, dopo il primo gol non abbiamo giocato secondo il nostro credo. Loro sono ripartiti con troppa facilità. Le situazioni di vantaggio non le abbiamo mai concretizzate. La squadra è mancata di personalità e ha giocato al di sotto delle mie aspettative. La ripresa? Nel primo tempo qualche palla buona ce l’abbiamo avuta anche noi ma, in questo periodo, non riusciamo a concretizzare. Quello che non mi è piaciuto è stata la mancanza di lettura di certe situazioni, specialmente nella ripresa. Bisogna andare più in ampiezza contro determinate squadre chiuse e non tirare dal centro. Questo comporta solo confusione se non si cercano cose giuste. Se ci si aiuta di meno? Ci può stare, ci stiamo lavorando. Non tutte le prestazione negative sono state identiche. Ora c’è un po’ di paura, anche nel fare passaggi di 10 metri, e questo non deve accadere nella Roma. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in passato, ora siamo scesi sotto tutti i punti di vista ma dobbiamo ricaricare le energie mentali più che quelle fisiche in questa. Nainggolan? Il ragazzo ha accettato le scelte della società. È normale che si può essere impopolari nelle scelte, noi abbiamo scelto con forza e ci crediamo. Questo deve essere un insegnamento, non un punto di partenza, e mi auguro che ciò non accada più”.   

Di Francesco a Roma TV

Primo tempo al di sotto delle aspettative, c’era paura di fare un passaggio di 5/10 metri, a livello psicologico bisogna rimettere in sesto la squadra. Peccato per il secondo, al di là dell’espulsione giusta o sbagliata, avevamo un uomo in più e ci siamo intestarditi a tirare dai 25 metri, avevamo un uomo in più ma non siamo riusciti a leggere almeno una volta dove poteva andare a finire la palla. Non mi è piaciuta per niente nel primo tempo. È ovvio che serva più rabbia ma non è che si acquista al supermercato, se prendi un gol e perdi le distanze non va bene, dopo un gol subìto non puoi perdere tutte le tue qualità, dopo il gol subìto abbiamo fatto 20 minuti imbarazzanti. Da dove ripartire? Quando un qualcosa non funziona, cerchi di mettere la squadra nel modo di sfruttare chi è pronto, ho avute delle risposte, devo fare delle valutazioni su chi affidarmi, paradossalmente con meno turnover abbiamo fatto peggio, ci ritroviamo a parlare di questo, non mi aspettavo questa prestazione. Lo smarrimento? Posso capire i giovani se si demoralizzano, serve l’esperienza di quelli più esperti ma oggi siamo mancati tutti, ci siamo impauriti e disuniti, è difficile entrare nella mente dei giocatori ma devo dire che ho visto delle cose che non mi aspettavo, delle letture difensive, cose che in allenamento facciamo con qualità ma anche nelle prime 18 giornate, sembrava che non avessimo mai giocato insieme, alla prima difficoltà ci siamo disuniti e qua viene fuori il carattere dei giocatori. Le sostituzioni? Loro erano molto bassi, ho cercato di mettere più giocatori di qualità, in 5-6 attaccavamo l’area ma ce ne fosse stato uno che avesse letto dove cadesse il pallone, abbiamo cercato di offendere con uomini di qualità, abbiamo provato a chiudere l’Atalanta. Dobbiamo fare di più, bisogna crederci di più, dobbiamo cercare meno tiri dai 30 metri che sono più legati alla fortuna che su qualcosa di costruito”.

Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico, Gabriele Chiocchio)

“Credo che siamo in involuzione, per quanto dimostrato questa sera, dopo il gol dell’Atalanta sembrava una squadra disunita, c’era la paura di giocare a cinque metri. Siamo mancati in personalità e nel desiderio di riprendere la partita, abbiamo fatto tutto sporadicamente, non da collettivo. Bisogna stare solo zitti, si è incudine, bisogna riprendere l’aspetto mentale, perché se si corre male si fa fatica. Stiamo correndo poco insieme, c’è scollamento. Devo indviduare questo aspetto il prima possibile, per ritrovare la squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni. Nessuna vittoria in rimonta? Questa partita è diversa da altre, non avevamo mai preso due gol nei primi 20 minuti, la squadra si è disunita con troppa facilità. Dobbiamo riguardarci bene negli occhi e capire cosa vogliamo fare, se abbiamo fatto qualcosa di importante, si vede che un’identità c’era. Più che i sistemi di gioco, bisogna scegliere gli uomini a cui affidarsi. Queste partite mi hanno dato risposte positive, è mancata anche personalità, che ci vuole per giocare nella Roma. Mancata reazione? Segnale negativo, si fa una scelta forte, anche insieme al calciatore, per dare forza e identità al gruppo. Non è accaduto, è un vero peccato ma non bisogna tornare indietro. È ovvio che oggi, sul carro di quello che è giusto ci sale poca gente, ma nella vita bisogna fare delle scelte e averne la forza. Le abbiamo fatte, me ne assumo le responsabilità, sto zitto e mi auguro che torneremo sul carro per gioire di qualche altra vittoria. Io ho grandissimo dispiacere, ma la scelta che è stata fatta è quella che andava fatta per crescere, è servita anche a Radja. Chi vuol capire capisca, ognuno a casa sua è libero di educare le persone come vuole. Mi auguro che quando ci sarò io sarà sempre così. Quanto hanno influito il gesto di De Rossi e la sconfitta di Coppa Italia? Quella di oggi è una prestazione negativa, in altre situazioni al di là di chi ho fatto giocare è un’altra squadra. Mi girano davvero le scatole ad aver perso col Torino, la squadra è tornata indietro da lì, ma dal punto di vista del desiderio siamo mancati. Mi ha fatto anche un po’ rabbia, perché l’avevamo trovato: perché perderlo? Oggi in alcune situazioni uno scappava e uno saliva, in altre situazioni l’abbiamo fatto bene. Dobbiamo trovare energie nervose per tornare a essere quelli di prima. Devo cercare di dare spiegazioni, ma dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e capire come lavorare. La sosta? I giocatori hanno ovviamente delle regole, ma mi viene da sorridere quando stanno per i fatti loro. Vi posso dire che ho fatto il calciatore, ci può stare a livello mentale uno scarico, può dare una mano. Mi auguro di ritrovare giocatori più carichi mentalmente, vogliosi di riprendere quello che hanno lasciato per strada. Dispiace, stasera sono rammaricato per la prestazione del primo tempo, in cui la squadra non mi è piaciuta per carattere e personalità”.