Da Vucinic a Schick: la stessa identica storia

21.03.2018 18:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Da Vucinic a Schick: la stessa identica storia

Una sosta fu galeotta a novembre, una sosta potrebbe essere la sua nuova partenza. Si parla, ovviamente, di Patrik Schick, che dal ritiro della sua nazionale ha rilasciato nuove dichiarazioni, ben più concilianti di quelle uscite sul finire dello scorso anno. Da “spero di potermi trasferire in futuro in un club ancora migliore” a “voglio dimostrare di essere da Roma”: ambizioni ridimensionate, anche perché al momento il suo rendimento non giustificherebbe una possibile offerta da parte di altri club. Il ceco ha giocato appena 636 minuti, iniziando 5 volte dal primo minuto e collezionando 14 presenze complessive e un gol, inutile, contro il Torino in Coppa Italia: problemi fisici e tattici ne hanno pesantemente condizionato il rendimento e sembra difficile che il numero 14 possa entrare nelle rotazioni in questo finale di stagione.

Una storia che, da queste parti, non è nuova per chi è dotato di buona memoria: nell’estate di dodici anni fa - con modalità e costi di trasferimento comunque ben diversi - la Roma prelevò dal Lecce un certo Mirko Vučinić, che, nella sua prima annata, faticò in modo praticamente analogo al ceco, arrivando nella Capitale con un problema al menisco che risolse solo dopo un’operazione e che condizionò pesantemente il suo rendimento. Ma ciò che balza agli occhi è il dato numerico di minuti e gol raccolti che, alla data odierna traslata in quella stagione (2006/2007), è assolutamente identico: 636 minuti giocati, 5 presenze da titolare (su 23 complessive, nove in più di Schick) e una sola rete, però decisiva, contro il Siena alla ventunesima giornata, dopo essere rimasto all’asciutto anche contro la morbida Triestina nel doppio confronto degli ottavi di finale di Coppa Italia. Il montenegrino ne segnò poi altre due, di cui una pesantissima nell’andata dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester United, per poi esplodere a partire dall’annata successiva: sarebbe ingeneroso aspettarsi che Schick possa incidere così nettamente nel doppio confronto con il Barcellona, l’augurio è che possa seguire lo stesso percorso del suo predecessore, con la serenità e l'integrità evidentemente mancategli in questi primi mesi in giallorosso.