CSKA Mosca-Roma 1-2 - Le pagelle del match

08.11.2018 11:30 di Redazione Vocegiallorossa Twitter:    vedi letture
Fonte: A cura di Alessandro Carducci
CSKA Mosca-Roma 1-2 - Le pagelle del match
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Olsen 6: il CSKA Mosca fa pochissimo e il massimo dello sforzo consiste nel piegarsi in avanti per prendere qualche tiro centrale.

Santon 5: avrebbe giocato anche una buona partita se non fosse per l’errore che porta al momentaneo pareggio russo.​​​​

Manolas 6,5: pronti e via e porta la Roma in vantaggio. Il resto del match lo passa a mettere pezze qua e là. Si fa beffare da Oblyakov ma in un attimo gli torna addosso e gli ruba il pallone prima che possa calciare a rete.

Fazio 6: preciso in fase difensiva, sfiora il gol di testa. Serata tranquilla.

Kolarov 6: ci prova in tutti i modi su punizione, senza troppa fortuna. Non è il giocatore dello scorso anno ma nemmeno il fantasma di inizio stagione.

Nzonzi 6,5: gioca una buona gara, soprattutto nel primo tempo. Si fa sentire a centrocampo e interviene per fermare le avanzate russe. In crescita.



Cristante 6: tiene la posizione in modo quasi ordinato. Un suo tiro mal riuscito diventa un assist per Pellegrini.

Florenzi 6: ha subito una grande occasione ma sviene in area di rigore. Garantisce copertura sulla fascia. Dal 43’st Jesus SV.

Lo. Pellegrini 7: sua la gran palla da cui scaturisce l’azione che porta all’espulsione di Magnusson. Decide la partita con il gol vittoria. Dal 37’st Zaniolo SV.

Kluivert 7: quando parte in rapidità non lo ferma nessuno, se non Magnusson  che però rimedia il doppio giallo e si fa cacciare. Prova a far segnare Dzeko ma il centravanti giallorosso non è in giornata. Buona prova dell’olandese. Dal 25’st Ünder SV.

Dzeko 6: croce e delizia continua. Sbaglia tantissime occasioni e sembra in giornata no ma entra anche nei momenti cruciali del match. Sua la sponda per Kluivert che costa l’espulsione a Magnusson.

Di Francesco 6,5: era fondamentale la vittoria ed è arrivata, rischiando poco tra l’altro. Negativa, però, la gestione della superiorità numerica con troppe occasioni sprecate.