CSKA Mosca-Roma 1-2 - Da Zero a Dieci - Zero alibi, la squadra è forte. La crescita di Kluivert, la furia di Di Francesco

08.11.2018 18:30 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
CSKA Mosca-Roma 1-2 - Da Zero a Dieci - Zero alibi, la squadra è forte. La crescita di Kluivert, la furia di Di Francesco
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

0 – Zero scuse, zero alibi. Questa è una squadra forte, una rosa valida. La Roma non può andare bene in Champions ed essere nona in campionato. Il quarto posto è una priorità e non si può sbagliare.

1 – Il punto che serve contro il Real per ottenere la matematica qualificazione agli ottavi.

2 – Seconda gara consecutiva abbastanza tranquilla per Olsen. Fattore da sottolineare, ripensando all’inizio della stagione.

3 – Alla gestione degli ultimi minuti. Tante le occasioni sprecate per egoismi vari ed eventuali. Può costare caro non chiudere le partite.

4 – Le occasioni sprecate da Dzeko. Sarà stato l’orario diverso dal solito ma, stavolta, l’effetto Champions non ha funzionato.

5 – Con i pochi minuti giocati oggi, Zaniolo raggiunge le 5 presenze stagionali e l’impressione è che ne farà tante altre prima della fine dell’anno. Chi l’avrebbe mai pronosticato appena 3 mesi fa?

6 – Sufficiente la prova di Cristante. La sensazione è che, al di là dei problemi tattici (è stato preso per fare un altro ruolo) gli manchi sicurezza, fiducia in se stesso. Un episodio positivo lo aiuterebbe.

7 – Al brio di Kluivert, che quando parte palla al piede è difficilmente controllabile. A volte riesce anche a frenare la sua smania di voler dimostrare il suo valore e allora esce fuori il talento.

8 – Alla determinazione di Di Francesco, una furia in panchina per tutto il match. Questa era una partita molto sentita anche per lui, basti guardare il pugno chiuso e l’esultanza dopo il primo gol.

9 – Alla palla di Pellegrini in occasione dell’azione che ha portato all’espulsione di Magnusson. Come un videogioco.

10 – Il numero di gol segnati in Champions quest’anno. Se l’inno della massima competizione europea suonasse anche in campionato lo scudetto sarebbe a portata di mano.