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Che la Roma fosse in ritardo si sapeva già. Gasperini un po' preoccupato? È normale

Che la Roma fosse in ritardo si sapeva già. Gasperini un po' preoccupato? È normale
© foto di Marco Campanella
Ieri alle 23:00Primo piano
di Luca d'Alessandro
fonte L'editoriale di Luca d'Alessandro

«A Póma', so' 'n tantino preoccupato». Così si rivolgeva Fioretti Bruno, in arte Mandrake, ad Armando Pellicci, detto er Pomata, nel film cult: Febbre da cavallo. Così si è dichiarato Gasperini dopo il primo test della sua Roma. Parole che ovviamente hanno fatto discutere e dividere. Cos'è che preoccupa Gasperini? Al di là della risposta che ha dato lo stesso mister, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, perché subito dopo il suo "un po' sono preoccupato" ha prontamente dichiarato come la società e Massara faranno quello che va fatto, per poi tornare alla preoccupazione iniziale: "siamo un po' indietro".

Tra chi ha apprezzato la sincerità e chi ha già emesso sentenza sul fatto che il mister durerà poco nella Capitale, bisogna fare un'analisi più approfondita. Gasperini è stato fortemente cercato da Ranieri. L'ex tecnico giallorosso, con Ghisolfi, ha convinto l'ex allenatore dell'Atalanta proponendogli un progetto che, lo stesso Ranieri aveva detto apertamente sarebbe stato biennale, viste le difficoltà nel mercato. Difficoltà che sono aumentate, portando all'allontanamento di Ghisolfi poco prima della scadenza del 30 giugno. Il "siamo un po' indietro", dunque, è pura verità e non va inteso né come polemica né il fatto di mettere le mani avanti e crearsi già degli alibi. Se da sempre si dice che le squadre vengono fatte già da maggio (anche prima), una società che cambia il DS il giorno prima della conferenza stampa del nuovo tecnico, a metà giugno, è normale che si ritrovi indietro rispetto a chi ha potuto pianificare il tutto prima.

Anche la preoccupazione è un sentimento normalissimo per chi ha lasciato un'isola felice, dove tutto sembra incastrarsi alla perfezione, il modello che viene preso come esempio da tutta Italia, come l'Atalanta, per rimettersi in gioco e cercare di fare un'ulteriore e definitivo salto di qualità, in una piazza grande e difficile come può essere Roma. Ok la famosa adrenalina che lo ha convinto ad accettare questa sfida, ma chi ha tutto da perdere in questa nuova avventura è proprio Gasperini.

L'altro aspetto della medaglia è quello che l'allenatore funga da stimolo per la società, avendo grosse esigenze, un po' alla Mourinho, e che l'essere un po' preoccupati sia soltanto un sentimento frutto dell'aspirazione ai massimi livelli, quindi non accontentarsi. Dal canto suo, Massara ha cominciato a piazzare i primi colpi. Poi, chiudiamo sdrammatizzando, finché il ritardo non sarà di 14 giornate di campionato, anche l'essere un po' in ritardo, come dice Gasperini, sarà sempre presto.