Benevento-Roma 0-0 - Scacco Matto - Scontro frontale con il muro eretto da Inzaghi

22.02.2021 22:30 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Benevento-Roma 0-0 - Scacco Matto - Scontro frontale con il muro eretto da Inzaghi
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Finisce in parità tra Benevento e Roma, con uno 0-0 che non può soddisfare la squadra giallorossa.

LE SCELTE - Paulo Fonseca risolve l'emergenza difesa inserendo Mancini come centrale di difesa, con Fazio a destra e Spinazzola a sinistra. Gli esterni sono Karsdorp e Bruno Peres con Villar e Veretout confermati a centrocampo. Sulla trequarti, spazio a Pellegrini e Mkhitaryan dietro all'unica punta, Borja Mayoral.
Inzaghi risponde con il 4-3-2-1 con Depaoli, Glik, Barba e Foulon (terzino di spinta) sulla linea difensiva. Hetemaj, Schiattarella e Viola compongono il trio dei centrocampo mentre Ionita e Caprari giocano a supporto di Lapadula.

INZAGHI PRUDENTE - Il Benevento si schiera, sulla carta, con un 4-3-2-1 ma, nei fatti, è un 4-5-1 poiché i campani rimangono tutti chiusi nella loro metà campo, con Caprari e Ionita che arretrano sulla linea mediana per fare densità, senza scoprirsi né rischiare di dare profondità ai giallorossi.
Nel primo tempo, i giallorossi si impantanano nelle sabbie mobili preparate dai padroni di casa. La circolazione del pallone è lenta, prevedibile e i giallorossi non riescono a innescare i due trequartisti (Pellegrini e Mkhitaryan), marcati con un'attenzione maniacale. 



LA GABBIA - I capitolini attaccano soprattutto dal lato sinistro e Inzaghi ha preparato un comitato di accoglienza particolare per Mkhitaryan. L'armeno galleggia nel corriodio sinistro e sono ben 4 i calciatori che, a seconda della zona in cui si muove il giallorosso, si occupano di tenerlo d'occhio: si tratta di Schiattarella, vertice basso del centrocampo campano, Hetemaj (mezzala destra), Depaoli (terzino destro) e Ionita, che parte da esterno offensivo ma è più preoccupato della fase difensiva che di quella offensiva.

I DUE ERRORI - Contro una squadra così chiusa come il Benevento, occorrebber allargare il gioco e sfruttare maggiormente le fasce. Solitamente, la Roma attacca di più dalla sinistra ma Bruno Peres non è Spinazzola, con quest'ultimo costretto a giocare sulla linea difensiva. L'ex atalantino poteva essere utile con la sua qualità nell'uno contro uno ma, rimanendo più dietro, ha potuto provare a salilre solo in un paio di occasioni. L'altro errore è rappresentato dall'impiego di Borja Mayoral: lo spagnolo è bravo ad attaccare la profondità ma fatica contro squadre chiuse. Dzeko sarebbe potuto entrare prima per provare a tenere e difendere qualche pallone in più, al limite dell'area. 

DUE PUNTE - Fonseca prova a correre ai ripari al quarto d'ora della ripresa: fuori Veretout e dentro Dzeko. La Roma passa a una sorta di 4-1-3-2, con Karsdorp, Fazio, Mancini, Spinazzola sulla linea difensiva. Villar davanti alla difesa con Pellegrini sul centrodestra, Mkhitaryan e Bruno Peres dietro a Dzeko e Borja Mayoral. Questo lo schieramente che si vede sul rilancio di Montipò. Quando la Roma riconquista il pallone, Pellegrini subito si accentra mentre Bruno Peres si allarga e cerca di creare un sovraccarico sulla fascia sinistra insieme a Spinazzola. Dzeko e Borja Mayoral prendono le misure ma la Roma continua a girare a vuoto, troppo lentamente.

TUTTO PER TUTTO - La mossa della disperazione arriva negli ultimi 20 minuti: fuori Fazio, dentro Jesus, fuori Karsdorp e dentro Pedro. Roma in campo con un 4-4-2 (o 4-2-4) con Bruno Peres, Mancini, Jesus e Spinazzola. Pedro e Mkhitaryan agiscono ai lati con Pellegrini e Villar in mezzo. Dzeko e Borja Mayoral rimangono, ovviamente, in attacco. Il valzer di punte termina con l'ingresso di El Shaarawy per Mkhitaryan ma la Roma sfiorerà il gol prima con un tentato colpo di testa di Pellegrini e poi con un'invenzione ancora di Pellegrini per El Shaarawy. Il Faraone viene atterrato in area ma il rigore viene annullato a causa del fuorigioco di Pellegrini. Nulla di fatto.