Roma-Genoa - Le pagelle
Stekelenburg 8: respinge qualsiasi oggetto non identificato che passi dalle sue parti. Inizia deviando un tiro di Kucka dalla distanza. Poi compie un doppio miracolo su Bertolacci.
Piris 5: Borriello nel primo tempo lo salta regolarmente e in una di queste occasioni Burdisso lo atterra in area costringendo Gervasoni a fischiare il rigore.
Burdisso 6: procura il rigore del Genoa consegnando il pareggio ai liguri. L’errore è grave ma commette poi poche sbavature avendo il compito di guidare una difesa prima degli infortunati Marquinhos e Castan.
Romagnoli 7: sbaglia pochissimo e segna il gol che riporta la Roma in vantaggio. Il tutto all’esordio da titolare in Serie A, a 18 anni. Chapeau!
Torosidis 7: mette in mezzo tre cross meravigliosi, correndo per tutta la fascia per tutti i 90’. Anzi, per tutte e due le fasce perché quando la Roma passa alla difesa a quattro lui si posiziona sulla sinistra.
Pjanic 6: qualche errore di troppo rispetto al solito per il calciatore bosniaco, costretto dopo poco più di mezz’ora a lasciare il campo per un infortunio al ginocchio. Dal 38’pt Bradley 6: il suo compito è quello di fare da frangiflutti a centrocampo ed esegue il compitino.
De Rossi 6: inizia molto bene per poi leggermente calare alla distanza. Bene in fase difensiva, un pochino meno nella metà campo avversaria.
Balzaretti 5.5: non spinge con efficacia e Andreazzoli, nel secondo tempo, lo toglie dal campo ed inserisce Marquinho. Dal 10’st Marquinho 6: a Genova aveva giocato da esterno sinistro, poi è stato impiegato da trequartista. Oggi ha inizialmente fatto l’interno di centrocampo per poi fare l’esterno offensivo. Sabato prossimo giocherà in porta e avrà fatto l’en plein.
Lamela 6.5: talento puro, cristallino, ma a volte tenta qualche azione personale di troppo. Si sacrifica molto però in fase difensiva, tornando molto spesso a dare una mano ai suoi compagni.
Totti 9: serve l'assist a Perrotta, sigla il rigore e raggiunge Nordahl, entrando così nella storia e venendo celebrato da uno stadio in delirio. Alla fine sembra commuoversi quando i suoi figli lo raggiungono in campo e si concede un lungo, liberatorio, abbraccio.
Osvaldo 5: non ha molte occasioni ma non riesce a sfruttarle. Non gioca con la giusta determinazione. Dal 79’ Perrotta 6.5: entra e segna, chiudendo la partita e mettendo al sicuro i tre punti.