Raggi: "Non vogliamo aprire una nuova conferenza dei servizi"

09.03.2017 18:41 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Radio
Raggi: "Non vogliamo aprire una nuova conferenza dei servizi"
© foto di Facebook Raggi

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha parlato a Radio Radio del progetto del nuovo impianto giallorosso: "Ogni tanto leggo qualcosa sui giornali ma sui dettagli sarei più cauta. Il nuovo accordo, che non è stato ancora formalizzato ma è oggetto di studio, prevede una riduzione drastica della cubatura, il 60% del business park, e una rimodulazione di quella esistente. Non possiamo andare a modificare interamente il progetto, le impronte a terra possono diminuire, non aumentare. Questo deve essere chiari, altrimenti si parlerebbe di un altro progetto e si dovrebbe aprire un’altra Conferenza dei Servizi. Noi non vogliamo questo. Se riusciamo a modificare la delibera esistente, rimanendo all’interno di questa Conferenza dei Servizi, a noi va benissimo, non c’è problema. È evidente che se si tratta di un progetto completamente diverso non si può continuare, lo dice la legge. Noi abbiamo trovato un accordo per cui all’interno di questa conferenza per ridurre le cubature ma aumentati gli standard di efficienza energetica. Vengono ridotte alcune opere di compensazione, non tutte. Il progetto prevedeva anche la riqualificazione di alcune aree slegate da quella dello stadio, viene il sospetto che quegli interventi sarebbero stati fatti solo per aumentare le cubature.

La legge sugli stadi prevede infatti una deroga al Piano Regolatore, ma va tenuto tutto entro il limite delle opere strettamente necessarie alla sostenibilità economica. Il potenziamento della ferrovia Roma-Lido resta. Attraverso un atto di annullamento o la revoca vogliamo ritirare la delibera Marino e sostituirla con un'altra. Il progetto ha linee guida molto chiare, ora va smontato e rimontato. Da parte nostra non ci sono veti, poi quello che succede sul lato soprintendenza... La soprintendenza è un organo statale, se il vincolo c'è... Io devo prendere atto di quello che c'è. Noi andiamo avanti sul nostro progetto, poi quello che c'è in altre sedi che non dipende da noi eventualmente procederà Eurnova".