Berdini: "Spero che lo Stadio della Roma non si faccia più, gli arresti dimostrano che è la più grossa speculazione immobiliare d'Europa"

14.06.2018 10:30 di Emiliano D'Ambrosio   vedi letture
Berdini: "Spero che lo Stadio della Roma non si faccia più, gli arresti dimostrano che è la più grossa speculazione immobiliare d'Europa"
© foto di Redazione Vocegiallorossa

Paolo Berdini, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, è stato intervistato da Radio Uno ed ha parlato dello Stadio della Roma: "Criticavo fortemente il luogo dove si voleva fare lo Stadio della Roma e spero non si faccia più dato che non ha nessun requisito urbano. Roma ha la periferia più estesa del mondo e non ha bisogno di ampliarla".

L'ex assessore ha rilasciato un'intervista a La Repubblica. Eccone uno stralcio.

È ancora convinto che lo Stadio della Roma sia la più grossa speculazione immobiliare d'Europa?
«Sì e gli arresti di oggi lo confermano: il futuro della città è passato dalle mani pubbliche a quelle private. Non si tratta più di piccoli appalti, come nel caso di Mafia capitale, ma di un progetto enorme».

Perché il progetto dello Stadio diventa così importante per l’M5S?
«Me lo spiegò il vicesindaco Luca Bergamo. Dopo l’uscita di Francesco Totti, quando disse in tv “Famo ‘sto stadio”, mi chiamò: “Paolo, dobbiamo fare l’impianto, una posizione contraria non la reggiamo in città”».

Fu fatto per un consenso elettorale?
«È evidente. Io dissi che il consenso si poteva ottenere se avessimo messo mano a un progetto sulle periferie abbandonate. Le buche non ci sono solo oggi, sa? Io provavo a chiedere un intervento organico e invece si pensava che la scorciatoia per il consenso fosse dire sì allo stadio. Panem et circenses».

Dall’ordinanza del gip emerge il sistema corruttivo del costruttore Luca Parnasi: ci provò anche con lei?
«Mai, non si sono minimamente avvicinati. Ma la corruzione nell’urbanistica arriva quando mancano le regole. Il governo deve ripristinare l’autorità pubblica nel governo della città».