Ambrosiana Inter - Roma 1934: prima storica vittoria romanista firmata Guaita

17.09.2011 08:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Ambrosiana Inter - Roma 1934: prima storica vittoria romanista firmata Guaita
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Sale sull’ultimo treno per Milano, viaggia tutta la notte, arriva a poche ore dalla partita, scende in campo e mette a segno la rete della vittoria. Era Enrico (Enrique) Guaita, centravanti argentino voluto dal presidente Sacerdoti nell’estate del 1933 per rendere grande la Roma di Campo Testaccio.  Approdò in giallorosso insieme agli altri argentini Scopelli e Stagnaro e, una volta naturalizzato italiano, fu determinante  per la vittoria degli azzurri nel mondiale 1934. In due anni di militanza nella Roma Guaita si rivelò un goleador molto prolifico mettendo a segno 43 reti in sole 61 gare disputate. Stabilì, inoltre, un record a tutt’oggi ancora imbattuto relativo ai campionati a girone unico con 16 squadre: fu capocannoniere nella stagione 1934 – ’35 con ben 28 goal realizzati. La sua avventura in giallorosso si interruppe quando, a due giorni dall’inizio della sua terza stagione in Italia, si rese protagonista di una fuga assurda all’estero con i compagni Scopelli e Stagnaro. Le motivazioni di tale gesto non sono mai state chiarite del tutto. Al termine della stagione 1935 – 36, senza il trio sudamericano, la squadra si piazzò al secondo posto ad un solo punto dal Bologna del presidente Dall’Ara.
Per quel match in terra lombarda Guaita non era stato inizialmente convocato a causa dei postumi di un infortunio patito dieci giorni prima con la nazionale azzurra. All’Highbury di Londra, infatti, il 14 novembre si giocò la gara amichevole tra i campioni del mondo e la nazionale inglese; la sfida si concluse 3-2 per i padroni di casa. Il tecnico giallorosso Luigi Barbesino aveva optato quindi, per l’inserimento di Eusebio ma, all’ultimo momento, l’italo - argentino si è sentito pronto ed ha raggiunto la squadra. Giusto in tempo per firmare la prima storica affermazione giallorossa in casa dei nerazzurri.
Per l’Ambrosiana Inter lo stop con la Roma si rivelerà l’unica sconfitta interna di quell’annata. A conti fatti, questa battuta d’arresto peserà sulla corsa al titolo visto che la squadra allenata dal tecnico ungherese Gyula Feldmann concluderà la stagione al secondo posto a soli 2 punti dalla Juventus vincitrice del torneo.
Era il 25 novembre 1934 e si giocava il 7° turno del massimo campionato, teatro della sfida lo Stadio Civico Arena.

LA GARA L’Ambrosiana scende in Campo con: Ceresoli, Agosteo, Mascheroni, Ghidini, Battistoni, Faccio, Frione, Meazza, Galli II, Demaria, Porta. La Roma risponde con: Masetti, Gadaldi, Bodini, Frisoni, Bernardini, Tomasi, Costantino, Scopelli, Guaita, Scaramelli, Fusco. Arbitra l’incontro il signor Bonivento di Venezia. Primo tempo caratterizzato da un predominio sterile dei padroni di casa facilmente intuibile dal conto dei calci d’angolo: 10-1 per i nerazzurri. Poche, però, le occasioni da rete. Su azione seguente a calcio d’angolo Meazza al 24° colpisce di testa e centra il palo. Al 31° Demaria serve Galli che opera un pallonetto su Masetti in uscita ma sulla linea libera Frisoni. Al 1° della ripresa la svolta: Frisoni toglie palla agli attaccanti lombardi e, dalla difesa, lancia in avanti dove vede libero Guaita. Mascheroni, nel rinviare di testa colpisce in maniera maldestra favorendo la fuga dell’attaccante italo - argentino, tallonato dallo stesso difensore nerazzurro e da Agosteo. Dopo una corsa di 40 metri Guaita calcia verso la porta ma la stanchezza gli fa colpire la sfera in maniera imprecisa. Ceresoli in uscita, però, sbaglia i tempi del tuffo e la palla, rimbalzando lentamente, finisce in rete. Roma in vantaggio. Gli uomini di mister Feldmann perdono la sicurezza del primo tempo e la loro carica agonistica diventa nervosismo. Sintomatico il pugno sferrato da Faccio al giallorosso Fusco alla mezz’ora. Il romanista viene curato per la bocca sanguinante mentre Faccio prende definitivamente la via degli spogliatoi giustamente espulso dal direttore di gara. Pochi minuti prima l’unico lampo agonistico dei meneghini: al 26° Galli riceve palla sugli sviluppi di un corner e calcia potentemente impattando la traversa. Roma mai in affanno nel controllare le sfuriate dei nerazzurri, ora confusamente in avanti alla ricerca del pari. Gli uomini di mister Barbesino sempre pericolosi in contropiede sfiorano il raddoppio in un paio di occasioni. Il conto dei corner nella ripresa è 3-2 per i giallorossi. Nulla più fino al termine: 0-1 il risultato finale. Prima vittoria giallorossa in casa dell’Ambrosiana.