Tommasi: "Il derby è come una grande partita di Champions. Io so bene per chi tifare"
L'ex centrocampista giallorosso Damiano Tommasi, in forza alla roma dal 1996 al 2006, ha rilasciato un'intervista al sito ilsussidiario.net in cui ha parlato del suo ricordo dei derby, di Montella e dall'attuale situazione della sua ex squadra. Qui il testo completo della sua intervista.
Il ricordo più dolce porta la data del 10 marzo 2002. La Roma schiantò la Lazio in un derby memorabile. Finì 5-1 per i giallorossi, grande protagonista fu Vincenzo Montella, oggi sulla panchina dei lupacchiotti. Damiano Tommasi quel giorno entrò in campo a inizio ripresa al posto di Marco Del Vecchio. “Che grande partita…"
In quella gara Montella segnò 4 reti, umiliando un campione come Nesta. Se lo sarebbe immaginato allenatore della Roma?
"Sapevo che gli sarebbe piaciuto lavorare con i giovani, ma devo dire la verità: non avrei mai pensato di vederlo sulla panchina della prima squadra della Roma. Così presto poi…"
Dai Giovanissimi giallorossi a Totti il salto è decisamente grande…
"Assolutamente. I ragazzi che allenava Vincenzo erano molto in gamba. E lui stava facendo un ottimo lavoro. Ma ora ha un’occasione unica."
I maligni dicono sia solo un traghettatore. Montella è infastidito da queste voci?
"Non so, non l’ho sentito ultimamente. Ma credo che sia troppo concentrato sul presente della squadra per porsi problemi sul suo futuro. Meglio pensare al derby, piuttosto."
Roma-Lazio è una partita come tutte le altre?
"No. Per la rivalità cittadina e per la storia delle due squadre non può essere considerata una normale partita di campionato. Io la paragonerei a una grande partita di Champions."
Sarà il primo derby di Montella. Come si vive un evento del genere?
"Per l’allenatore l’attesa è molto diversa che per i giocatori. Per lui poi si tratta di sensazioni nuove, mai provate in passato. Di sicuro avrà più pensieri in testa oggi che sta in panchina piuttosto che anni fa quando scendeva in campo."
Tra polemiche e incertezze sul futuro, questi sono giorni caldi a Trigoria. Lo sfogo di Borriello è indicativo…
"Sì, credo sia davvero così. Ma prima di un derby questi problemi scompaiono. Incidono semmai sulla stagione in generale. Quando si giocano incontri così importanti, però, tutto viene azzerato."
Come mai a Roma certe tensioni sono la regola e non l’eccezione?
"Di sicuro l’ambiente giallorosso è particolare, differente rispetto a quello di tutti gli altri club di serie A. Ci sono sempre tante, troppe voci intorno alla squadra. In questo momento, poi, ci sono anche problemi veri. La situazione societaria pesa tanto sui risultati della Roma. È innegabile. Credo che la più grossa mancanza sia quella di una precisa definizione dei ruoli. Difficile essere sereni quando non si capisce chi fa cosa."
Il derby può dare la svolta?
"I tre punti sono fondamentali. Non solo per la Roma, ma anche per la Lazio. Lo dice la classifica, ma in una partita del genere la vittoria conta a prescindere. E la Roma ha tutto per vincere oggi pomeriggio."
Sicuro? La Lazio sembra arrivare all’appuntamento con il campo più tranquilla dei rivali. Forse per una volta i biancocelesti sono favoriti, come ha detto Reja in conferenza stampa…
"Mah, non so. Ripeto, in un derby certi discorsi vengono meno. Non conta chi sta andando bene e chi no. Chi è avanti in classifica e chi dietro. La Roma per me può vincere."
È il suo pronostico? L’accendiamo, come direbbe Gerry Scotti?
"No, no. Non ho detto che la Roma vincerà, ho detto che può vincere al di là dei problemi che ha in questo momento. Io di pronostici non ne ho mai fatti e non li farò mai. Però so benissimo per chi tifare, questo sì…"