Spalletti: "All'inizio tesi e frettolosi. Manolas? Sembra tutto ok. Non so perché mettiate Paredes sul mercato"
Spalletti a Premium Sport
"Loro sono stati bravi nel primo tempo, se non ti metti bene tatticamente ti costringono a fare cento metri e si fa tutto difficile, eravamo tesi e frettolosi, sceglievamo male ma nella ripresa tutto è andato per il meglio. Nella ripresa è venuta fuori tutta un'altra partita perché i calciatori hanno invertito la marcia e fatto girare il pallone con qualità e fatto vedere le loro caratteristiche, loro hanno queste qualità tipo l'arpionata di Nainggolan, qualche giocata di queste ci vuole. Manolas? Non lo facevano uscire e io gli dicevo di buttarsi per terra, ha sentito l'adduttore e non c'era da rischiare, sembra sia tutto a posto. La squadra dopo aver segnato si è sciolta e ha giocato con più tranquillità, nel precampionato non abbiamo fatto delle amichevoli importantissime, siamo arrivati all'appuntamento un po' nervosi, il primo e secondo gol ci ha dato fiducia, sembra corressimo di più e invece non è così. Paredes? Da parte mia è facile, devo essere ripetitivo, è nostro e siamo felici di averlo non so perché lo mettiate sul mercato, se lo lasciate mi fate un favore. Mercato? Noi abbiamo uno dei direttori più bravi sulla piazza ed è attento a tutto ma non possiamo fare follie, questo lo possiamo dire, Pallotta qualche sforzettino lo ha fatto, il problema è la tensione che abbiamo nelle partite, il ritmo e gli infortuni e allora si potrebbe pensare a una rosa più formosa. Borja Valero? Se lo cede ci sono 5 squadre in Italia e altre all'estero che lo vorrebbero, è Corvino il padrone della situazione".
Spalletti a Sky Sport
"I ragazzi sono smaniosi di fare, quando non si sta attenti a qualità e tattica e si fa le cose da arruffoni, la palla gira lentissima. Con questi due giocatori larghi sulla via di mezzo tra i tre attaccanti e i due difensori esterni ci hanno creato qualche problema. Però era tutto legato al fatto di essere più tranquilli e mettere più qualità. Palmieri? Per me è un buon calciatore o non lo avrei tenuto, è giovane e quindi un po' teso. Quando chiamano lui rispondo io... Stare corti è un vantaggio ma non bisogna lasciare troppo spazio dietro, Manolas e Vermaelen sono veloci e non devono aver paura di questo. La lettura della palla diventa fondamentale ma bisogna sempre scappare nel dubbio, loro scappano qualche secondo prima perché hanno qualità di corsa e si basano sulla loro velocità. Nessuno vuole arrendersi alla Juve, dovremo lottare tutti forte e sarà un piacere sfidarli. La nostra squadra è costruita per le gare difficili e sarà bello giocarci. Paredes? Io faccio un appello a te (Di Marzio, ndr), sei il re del mercato, toglimelo dal mercato. Potete chiederlo a lui, il procuratore vuole che lui giochi ma sono voci. Voi me lo mettete sul mercato, io lo vorrei togliere".
Spalletti in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Difficoltà nei primi 50 minuti? Possono essere diverse, quando giochi un playoff hai meno energie sotto l’aspetto della tensione, dell’attenzione. Quella ha bisogno di un ritorno fatto in un certo modo e ti tiene legato il pensiero, c’è una partita di campionato a cui si dà involontariamente una considerazione inferiore perché ce ne sono altre 37, si è fatta un po’ di fatica, abbiamo fatto un primo tempo sottolivello per le nostre qualità. Nell’intervallo abbiamo aggiustato qualche misura ed è sembrato che corressimo di più, ma è dipeso dalla differenza di scelte e un po’ di qualità. Nel primo tempo non c’è stata una verticalizzazione improvvisa, era tutto troppo visibile per creare problemi a una squadra come l’Udinese. Abbiamo imbucato più per Edin, ci siamo fatti trovare meglio. Se ho detto a Emerson di spingere di più? Si è tentato di farlo anche nel primo tempo, ma c’è riuscito meno perché i terzini avevano la preoccupazione di fare il terzo centrale, nel secondo tempo abbiamo tenuto Strootman un po’ più basso. Così avevano la difficoltà di allargare i tre centrocampisti e giocare più ammucchiati. Poi hanno fatto girare palla con più qualità, l’arpionata di Radja è una giocata che sa fare solo lui, che ogni tanto ci vuole, la palla imbucata di Peres da dietro la linea difensiva, nel primo tempo ne abbiamo avute 7-8 senza mai giocarla. Loro nel primo tempo si rimettevano a posto. Abbiamo evidenziato un possesso palla importante, ma dovevamo fare di più. Perotti? Ha un problemino all’adduttore, quando è uscito a Porto era un po’ intossicato, l’abbiamo curato, era una situazione borderline, è uscito e lo staff medico nel guardarlo ha rilevato questa cosa, lui lo sente. Stephan è un giocatore che va usato, è forte, sotto l’aspetto dei musini non penso si abbia problemi, abbiamo ragazzi molto professionisti. Il gruppo dei calciatori della Roma è un gruppo molto serio, dentro le scelte uno ci rimane male, se lasci fuori è così. È per ribadire se uno la pensa in questa maniera e gli capita l’occasione, son punti in meno che abbiamo noi, noi possiamo solo vincere, non possiamo fare il riscaldamento di tre partite, noi abbiamo l’obbligo di fare subito legna per portarla in cascina, lo dici per mettere in chiaro. Questo succede quando fai la formazione perché vedi quello che gli dispiace quando sta fuori, l’accontentare il calciatore è quando sei alla frutta e non lo possiamo fare. Lo sanno bene. La linea difensiva? Vermaelen è arrivato ora, ma son due centrali forti lui e Manōlas, devono per forza rischiare la palla dietro le spalle, la squadra è più corta. Se il campo si fa di 40 metri si arriva da tutte le parti, se si fa di 70 è dura. Nel primo tempo sembrava che non si corresse, invece se non riesci a compattare la squadra è più difficile. Zapata è particolarmente bravo, il centrale di parte doveva forzare l’anticipo, lui la prende addosso. Se l’ha presa addosso e pensi di andarla a prendere è una quercia, non vedi neanche la palla e fa salire tutti. Se la prende, hai perso il duello. Lui è bravo, noi bisogna migliorare, sulle distanze sono d’accordo, bisogna rischiare di più, accettare l’uno contro uno, se si ha bisogno dei compagni non siamo del livello che dobbiamo. Nei due tempi c’è stata differenza, ma non gli abbiamo concesso grandi cose. Il fatto di maturità ed equilibrio è stato superiore a quello che c’è successo a Porto, dopo essere passati in vantaggio ci siamo allungati, preso ripartenze, ci siamo impauriti nella ripresa. Stasera c’è qualcosa che su cui si può mettere il naso, però non abbiamo mai rischiato niente. Per Džeko più importante il gol o l’aiuto dei tifosi? Secondo me dipende tutto dalla stessa cosa. Lui deve evidenziare nei duelli più fame fisica, se fa quello le scelte sono facili, sa quando tenerla, sa quando tirare, passarla. Se non si abitua a fare quel duello fisico non è bravo nell’appoggiarla in porta. Oggi ha fatto bene questo e quello, si è fatto vedere diverse volte, è rientrato sottopalla, la chiave è tutta lì. Fame fisica nei duelli e mette a posto anche i gol. Paredes? Ho detto che non l’ho mai messo sul mercato, non che lo tolgo. Toglietelo voi. Un centrocampista in entrata? Se tu hai l’infortunio, non abbiamo un centrocampo foltissimo. Noi vogliamo giocatori buoni, non possiamo prendere il giocatore che fai giocare e non è di livello. Non sono molti i giocatori che ci fanno comodo, se le cose scorrono in maniera corretta siamo abbastanza a posto. De Rossi c’è, Strootman lo può fare, Gerson qualche volta bisogna metterlo in condizioni di esprimere il suo talento, abbiamo Florenzi. Non siamo moltissimi, se ci fosse un altro… Vainqueur lo vogliamo far giocare. Il giocatore che tieni un anno senza farlo giocare non viene stimolatissimo, non ce la fai a dirgli di allenarsi in un certo modo, si appiattisce nella testa, non fa bene i 10 minuti. Si ha ragione entrambi, un giocatore forte è difficile da trovare, i giocatori forti li tengono, costano tanti soldi. Florenzi ha un problemino, se Torosidīs ha un altro problemino, Vermaelen è squalificato. Emerson? Se si fa giocare con tranquillità lo vedrete, ha un sinistro impressionante. Poi è un ragazzo. Oggi faccio giocare Jesus, intanto metto un altro a rischio che devo far giocare per forza. Oggi nel secondo tempo è stato più tranquillo, ha un piede importantissimo, mette certe fucilate… bisogna fargli prendere confidenza. In pochi lo avevano scelto nella formazione, ma dovevo farlo giocare, se faccio giocare Jesus e si fa male un altro dei difensori devo far giocare uno che non è tranquillo. Il ragionamento è stato questo. È andato bene, si è sciolto nel secondo tempo, facendo vedere il 30% delle potenzialità che ha. È un ragazzo giovane, l’Empoli me lo ha chiesto 10 volte”.
Spalletti a Roma TV
“Noi dobbiamo fare di più rispetto al primo tempo. Nel secondo tempo è sembrato che si corresse di più ma non è così. È dipeso da una circolazione più veloce e nelle scelte più rapide di giocate e conclusioni. Strigliato i ragazzi nell'intervallo? Si striglia poco i ragazzi perché i nostri calciatori sono dei professionisti eccezionali. Basta parlargli e sanno riconoscere quando fanno bene e quando fanno male. In queste palle giocate 1 contro 1 (passano immagini di Dzeko sul rigore guadagnato, ndr) le ha fatte vedere anche nel primo tempo, non sono riuscite perché c'era poco spazio e loro si abbassavano in tanti: 5 difensori, 3 centrocampisti e una mezza punta che si abbassava fino a centrocampo, e lì dentro c'era difficoltà a giocare la palla in mezzo a piedi. Se gioca la palla dietro le spalle qualche volta devono ricomporre la difesa più in basso e diventa un vantaggio. Una volta sbloccato il risultato poi è diventato tutto più facile perché i miei giocatori si sono sciolti e hanno trovato una maggiore qualità nelle giocate. Rosa importante? Perotti quando è entrato ha messo del suo, perché quando si allude al calciatore forte che sa stare in panchina e quando entra mette tutto si arriva subito a dama. Se invece c'è il calciatore che va sostenuto, con il problema magari che gli si abbassi l'autostima, non abbiamo la possibilità di fargli fare tante partite. Abbiamo bisogno di uno che entra in campo 20 minuti e risolve la partita come Diego, anche se tutta la squadra ha cambiato passo nel secondo tempo, lui ci si è ritrovato. Anche El Shaarawy sarebbe stato messo nella condizione di far meglio se la squadra avesse giocato così da subito. Scelte difensive? Oggi loro giocavano con un 5-3-2 contro il nostro 4-3-3, quindi sul quinto che sale ci arrivi male sia con centrocampista che con il terzino perché rimane in quella via di mezzo. Quello che difende fondamentale è che mentre per larghezza il campo non si può stringere, per profondità si può accorciare. Diventa fondamentale stare su con i due centrali e fare delle rincorse rischiose, come fatto nel primo tempo. Nel secondo la scelta è stata diversa, però loro volevano fare qualcosa in più quindi abbiamo lasciato andare di più i nostri terzini per cui si riusciva a fare il 2 contro 1 sulla bandierina, sacrificando Strootman in po' più basso che ha evitato le ripartenze del primo tempo. Cosa si guarda nelle prime partite? Lo spostare la palla con velocità, essere padroni in campo e comandare il gioco. Avere la sicurezza di essere forti, diventa un bel biglietto da visita per chi ci guarda e diventa importante per correre di meno, avere più fiducia e qualità nelle giocate. Perché? Perché diventi più sicuro di te stesso, se invece uno rallenta le giocate è tutto più difficile”.