Sormani: "La Federazione ha fatto bene ad aprire le porte agli oriundi"

15.11.2010 16:28 di  Pascal Desiato   vedi letture
Fonte: A Tutto Campo / Radio IES
Sormani: "La Federazione ha fatto bene ad aprire le porte agli oriundi"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Angelo Benedicto Sormani, ex calciatore giallorosso e brasiliano naturalizzato italiano,è intervenuto oggi ai microfoni di A Tutto Campo su RadioIES parlando dell'apertura agli oriundi da parte della nazionale. Queste le sue parole:

Sugli oriundi in nazionale

"Al mio tempo c'erano delle regole severissime: gli oriundi erano i discendenti di italiani nati all'estero sino alla quinta generazione di sesso maschile il cui genitore non avesse mai rinunciato alla cittadinanza italiana. Questi erano considerati cittadini italiani di diritto e dovere. Sucessivamente e giustamente, anche le donne hanno avuto la possibilità di trasmettere la cittadinanza. La legge calcistica però era diversa. Quando sono arrivato sono diventato subito italiano, ho fatto il militare, ma la federazione italiana non mi riconosceva come calciatore italiano. Solo dopo aver giocato una partita in nazionale, potevi essere considerato giocatore italiano. Capite quanto era diverso da oggi? Poi nel '62 sono sorti dei problemi perchè la Fifa ha deciso che si poteva giocare con una sola nazionale".

Contrario o favorevole?

"Oggi la federazione ha fatto bene ad prire le porte agli oriundi, però ho la sensazione che alcuni giocatori stiano forzando la legge. Non sono contrario, però vorrei che la legge fosse rispettata. Non è giusto che si cerchino espiedienti per diventare cittadini italiani. Mi sembra che ultimamente sono apparsi oriundi con passaporti un pò borderline rispetto al regolamento e all'etica"

Tecnicamente quanto ne ha bisogno la nazionale?

"Al mio tempo gli oriundi erano tutti grandi giocatori: Altafini, Sivori, Sormani, Da Costa. Pochi, ma grandi giocatori. Oggi non so se l'Italia ha davvero bisogno di nomi come Camoranesi, Amauri o Ledesma. Non vedo il salto di qualità".