Simplicio: "Nel 2010 rifiutai la Juventus, lo rifarei anche oggi"

20.12.2018 17:32 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Simplicio: "Nel 2010 rifiutai la Juventus, lo rifarei anche oggi"
Vocegiallorossa.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Fabio Simplicio, ex centrocampista della Roma, è stato intervistato da tuttojuve.com. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Che sfida ti aspetti tra Juventus e Roma? I giallorossi non stanno attraversando un buonissimo periodo e affronteranno una sfida, sulla carta, quasi impossibile.
"La Juventus sta dimostrando, giornata dopo giornata, di essere sempre più una grandissima squadra ed è favorita per vincere il match di sabato sera all'Allianz Stadium. È vero, la Roma è in difficoltà ma credo assolutamente in una rimonta. È possibile. Per battere i bianconeri dovrà giocare una partita perfetta: ovvero essere bravi tecnicamente e correre più di loro".

Una volta era la sfida tra Del Piero e Totti, considerati i simboli di Juventus e Roma. Oggi, invece, chi lo sono?
"Domanda difficile (sorride, ndr). A mio parere sono Cristiano Ronaldo per la Juventus ed Edin Dzeko per la Roma".

Nel caso in cui la Juventus dovesse battere la Roma, credi che il campionato potrebbe essere già finito a dicembre?
"No, non credo che il campionato possa esser finito a seguito di una vittoria della Juventus ai danni della Roma. Manca ancora troppo tempo, la situazione in classifica è ancora del tutto variabile e possono succedere ancora tante cose. Napoli e Inter sono ancora in corsa per lo scudetto. La Juve è impegnata anche in Champions, la vedo tra le favorite per aggiudicarsi la vittoria finale".

Hai rivelato, qualche tempo fa, di aver rifiutato la Juventus nel 2010 per la grandissima tradizione dei brasiliani che hanno giocato a Roma. Ma qualora tu fossi stato ancora in attività, avresti rifiutato ugualmente la squadra bianconera di oggi?
"Sì, avrei comunque scelto la Roma. Anche se non ho vinto niente con i giallorossi, conserverò per sempre i bellissimi ricordi che ho vissuto nella Capitale. La piazza era spettacolare, ho trovato dei veri signori in quel club".