Roma Radio, Policano: "Col Torino è una partitaccia, la Roma dovrà giocare tranquilla"
Roberto Policano è intervenuto ai microfoni di Roma Radio: "Domani è una partitaccia. Il Torino è una delle squadre più in forma e Ventura uno dei tecnici più bravi. La Roma deve giocare senza ansia, con tranquillità. Le partite si possono vincere anche al novantesimo. Le due squadre sono paragonabili per la passione dei tifosi. Ventura? Ha sempre fatto bene, gli manca solo qualche risultato eclatante. Settore giovanile? Roma e Torino hanno sempre portato elementi in prima squadra. Ora i tempi sono cambiati, ma il Torino continua questa sua tradizione, anche se non ci sono più maestri come Vasta. Ma Moreno Longo sta facendo molto bene coi suoi ragazzi, tanti si stanno facendo le ossa in categorie minori. Anche Bruno Conti nella Roma sta lavorando bene, ha sempre portato dei buoni elementi. Dovrebbe essere la linfa per la prima squadra, ma è sempre più difficile perché c'è interesse a vincere e ad arrivare alle coppe, quindi non c'è tempo di crescere il giovane e si va a prendere uno più pronto. Per un giovane è quindi più difficile approcciarsi alla prima squadra, soprattutto nelle squadre titolate. In realtà minori forse è più semplice. Internazionalità? Non ne sono molto convinto, se un giovane italiano è bravo non gioca lo straniero. In altre parti lavorano meglio a livello giovanile, alcune società all'estero hanno un'organizzazione completamente diversa, in Italia siamo legati alle piccole categorie, il dare il posto da allenatore all'amico o al benzinaio... All'estero si lavora per meritocrazia, il ragazzo si tiene alla base ed escono fenomeni. Parlo di scuola francese, belga e olandesi. Noi ci sentiamo gli inventori del calcio ma non è così. Tatticamente siamo i più forti, ma il calcio è anche insegnamento e metodologia. Si deve iniziare dai bambini di 8-10 anni. Spalletti? Lui è un allenatore capace, che ha fatto bene specialmente fuori.
E' arrivato quando la squadra era già fatta, lui è abituato a fare le sue scelte tecniche e costruire una squadra secondo le caratteristiche del suo gioco. Si è trovato una squadra in corsa, ha fatto benissimo all'inizio e poi c'è stato un calo anche normale. Ma il problema è la Juve, che non molla niente. Qui bisogna riflettere e farsi delle domande: la Juve al di là degli aiuti è un gruppo in cui i giocatori hanno una mentalità vincente che non ha nessuno in Italia. E io credo che qualsiasi allenatore andrà lì vincerà sempre, perché ci sono giocatori vincenti. Poi quando finirà il ciclo coi 3-4 giocatori che ti fabno fare il salto di qualità potranno avere delle difficoltà, ma finché ci sarà gente come Chellini, Bonucci, Barzagli, Pogba... Un gruppo forte di etsta e convinto della sua forza, anche la società ha mentalità. Conte ha dato quello che ha dato Allegri, sono i giocatori. Roma-Torino? Io sono in Belgio, ho letto solo un internet del caos nella Roma. Bisogna pensare al bene della squadra, arrivare alla fine e raggiungere la Champions League. La Roma ha più voglia di dover fare bene, il Torino viene da buoni risultati ma sotto l'aspetto tecnico e generale la Roma sia favorita. In Belgio sono molto avvantaggiati dal miscuglio di razze di tirar fuori biuoni giocatori. In Germania lo stesso, anche in Francia. Al di là delle qualità fisiche è proprio il mezzo di lavoro, qui le anzionali si sincontrano ogni 15-20 giorni, in Italia ogni 3-4 mesi. Gli allenatori sono pagati come professioniasti, e poi c'è la metodologia. Sotto questo aspetto dobbiamo farci un esame di coscienza e ripartire. In Italia si dice che ci siano troppi stranieri, ma se poniamo un limite di 3 stranieri a squadra, come le facciamo le squadre? Non riusciamo nemmeno a fare una nazionale...".