Ranieri: "La Roma è ripartita, Behrami è un buon giocatore"

18.11.2010 10:19 di  Francesco Gorzio   vedi letture
Fonte: Il Romanista
Ranieri: "La Roma è ripartita, Behrami è un buon giocatore"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Di seguito uno stralcio dell'intervista che Claudio Ranieri ha rilasciato un'intervista a Il Romanista.

La Roma è ripartita? Sì, siamo ripartiti, l´ho detto dalla partita di Brescia. Da quella gara sono tornato a "sentire" la squadra, prima avevamo dei problemi. I ragazzi si allenavano benissimo ma non riuscivamo a rientrare in sintonia col campionato e questo è un fatto che ci può stare dopo la grande rincorsa che avevamo fatto lo scorso anno che era stata stupenda grazie ai giocatori, al grosso aiuto che ci ha dato il pubblico. L´anno scorso si era creata questa simbiosi che è fondamentale tra pubblico e squadra: credo che lo sia sempre in generale, ma a Roma è ancora più vero perché il trasporto che ti sa dare il pubblico di Roma è unico. Nei momenti difficili, quando c´era bisogno di del supporto del pubblico i tifosi ci sono sempre stati e la squadra lo ha percepito. Quest´anno volevamo partire da dove avevamo lasciato e purtroppo non ce l´abbiamo fatta, ma non c´è un colpevole di questa situazione perché nello sport può succedere. Ogni anno si deve ricominciare da capo, ci devono essere delle alchimie, dei percorsi mentali anche all´interno dello spogliatoio: lì è la quadratura di tutto. Siamo un gruppo stupendo ma non riuscivamo ad ingranare, dalla partita di Brescia, dove abbiamo perso come tutti hanno visto, ho ritrovato la squadra. Da quel momento ho detto ai ragazzi: «Adesso andiamo».

Che cosa è successo a Brescia? Prima dicevo ai giocatori che c´erano delle cose che non andavano, non chiedetemi cosa. Un allenatore agisce in base a delle sensazioni, che non sempre sono razionali e poi magari non si possono spiegare. L´arbitro non c´entra, perché io «Adesso andiamo » l´avevo detto prima della partita e non dopo. Le avversità uniscono, ma io mi chiedevo: «Quando scatterà la molla per ripartire?».

Menez. Dopo lo scorso anno abbiamo chiarito tutto con lui. Quando si fermava in mezzo al campo me lo mangiavo, l´ho affrontato a modo mio e cioè a muso duro. Poi però ti rendi conto che è un ragazzo d´oro. Ma sono con tutti così, io le cose le dico in faccia, anche a muso duro. Io non faccio mai un rimprovero fine a se stesso, non ho mai rimproverato un giocatore dopo una partita persa per un errore, ma bisogna analizzare le situazioni individualmente e con la squadra perché sennò non si cresce mai. Per me Menez è un giocatore stupendo, però c´è un altro aspetto che va considerato.

Quale?I giocatori francesi provengono da un campionato totalmente differente, non dico migliore o peggiore, del nostro. Lui aveva fatto benissimo al Monaco, si sentiva una stella, non è facile arrivare in Italia e non ingranare come vorresti. Il mio secondo Damiano è stato il responsabile di Clairefontaine, la Coverciano francese. Lì si prendono i migliori giovani e li fanno allenare dal lunedì al venerdì, quando li restituiscono ai club per farli giocare. E lui ne ha visti tanti di ragazzi francesi: Henry, Vieira, Trezeguet lui li ha seguiti quando avevano 14 anni e mi ha sempre detto che il giocatore francese quando viene in Italia troppo giovane non ce la fa. Ecco perché Henry e Viera sono andati via».

 

Totti si è arrabbiato quest´anno? Non si è mai arrabbiato. Si può dispiacere sul momento, anche arrabbiarsi, ma poi finisce tutti. E´ un ragazzo splendido. Io col capitano ho un grande rapporto, come con tutti.

Ci racconti bene il rapporto con Francesco, visto che è stato romanzato tanto.
Non so più come dirlo... E poi voi avete spie ovunque, arrampicate sui muretti di Trigoria, lo vedete che rapporto ho con i giocatori. Lui è un supercampione e un ragazzo modello, è un ragazzo di una semplicità e di un´onestà intellettuale altissima. Io sono fatto così, noi ci confrontiamo e io a volte gli rispondo «A Francè, ho sbagliato, ma che non posso sbaglià?» e poi tutto finisce qui.».

Totti è il supercampione, Jeremy è il genio, Mirko è il principe del contropiede. E Borriello? E´ il re dell´area di rigore. Abbiamo tutto. Gli ingredienti per una grande Roma ci sono.

Cosa ha pensato quando ha scoperto che l´arbitro di Roma-Sampdoria, gara che ci è costata lo scudetto, era un tifoso dell´Inter? Credo che il primo tempo di Roma-Sampdoria sia stato uno dei più belli in assoluto. Io lì mi sono arrabbiato, così come mi sono arrabbiato a Torino, perché quando giochi così devi fare gol. Devi essere cinico, chiudere la partita. Non siamo stati leziosi, però a un certo punto ci è mancata un po´ di cattiveria.

A proposito di periodo complicato: lei all´inizio metteva le mani avanti, parlava addirittura di Europa League. Parlavo a suocera perché nuora intendesse. Levatemi gli ultimi 20 giorni della Roma, che vi sembrava? Una squadra da scudetto?

Capitolo rinnovo del contratto: rinnova? E se sì, quando? Non è una domanda che va posta a me. È una questione di strategie societarie. Lascerei stare però per un attimo l´allenatore. Se vuole ci sta, altrimenti ne troviamo un altro. Ma i giocatori sono il patrimonio della società. L´allenatore non lo è. Adesso non so le situazioni, ma penso a De Rossi, Greco, Menez, e non solo. Non posso comunque rispondere a questa domanda..

Behrami le piace? Buon giocatore. Ma non parlo di mercato, è materia che spetta a Pradè e io rispetto il suo lavoro.

Si inserirebbe bene? A me piacciono tutti i giocatori che fanno alzare il nostro tasso tecnico. Siamo competitivi. Non mi aspettavo questo Greco, andiamo avanti con questo ragazzo. È romano, è bravo.