Pane e Baldini in coro: "La Roma è un top club dove il calcio viene espresso a livelli importanti"
Due membri dello staff giallorosso, Alessandro Pane e Daniele Baldini, sono intervenuti ai microfoni di Roma TV.
Per Alessandro Pane: come ti senti come assistente?
“Sono emozionato a stare qui con questa squadra. Ho capito subito cosa mi aspettasse qui a Pinzolo. Il mio è un lavoro dietro alle quinte, di supporto all’allenatore. Dobbiamo aiutare i calciatori a dare il massimo”.
Per Alessandro Pane: Empoli e Reggiana sono un bagaglio importante.
“Sì, ognuno di noi aiuta il mister nel completare la squadra. Sono dettagli che possono incidere”.
Per Daniele Baldini: conoscevi molto bene tutti e anche Luciano Spalletti. Il lavoro quotidiano va fatto in una direzione precisa.
“La direzione è quella di cercare di ottenere il massimo”.
Il lavoro è scrupoloso e positivamente ossessivo che porta il giocatore a modificare i suoi atteggiamenti dentro e fuori dal campo.
“Questo è il credo di Luciano che deve diventare il credo di tutti”.
Quanto è importante la specializzazione del proprio lavoro?
Baldini: “Non c’è tutta questa specializzazione. Siamo 4 collaboratori che portano avanti il pensiero di Luciano. La Roma è fatta da tanti ottimi giocatori con i quali dobbiamo fare un lavoro quotidiano. Dobbiamo portare avanti i suoi concetti”.
Pane: “È un confronto quotidiano con il mister nel quale riceviamo da lui indicazioni precise. Poi si guarda ai vari settori”.
Chi vi somiglia in questa rosa?
Pane: “Ci sono giocatori più forti a livello di intelligenza e vigoria fisica. Noi siamo in un top club. Qui siamo in un’altra dimensione”.
Baldini: “Il calcio che abbiamo proposto in passato a Empoli non può essere paragonato al livello espresso qui a Roma”.
È più difficile allenare la fase difensiva o quella offensiva?
Baldini: “È bellissimo allenare questi giocatori. Non c’è una preferenza. La ricerca quotidiana è quella di portare ogni giorno un qualcosa in più. C’è inoltre applicazione da parte di ogni calciatore”.
Pane: “Credo che ormai nel calcio moderno non ci sia più una differenza tra le due fasi. Tutti devono sapere difendere e attaccare. Prima si passa da una fase all’altra e meglio è per la squadra. Qui il livello è altissimo e dobbiamo essere fiduciosi. Quello che voglio sottolineare è l’entusiasmo di questi ragazzi".