Luis Enrique: "Vergogna? Sono orgoglioso dei miei ragazzi. Lasciamoli in pace, la colpa è solo mia!" FOTO! AUDIO!

10.04.2012 11:29 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Alle 11.30 avrà inizio la conferenza stampa di Luis Enrique, alla vigilia dell'impegno contro l'Udinese. Vocegiallorossa.it vi offrirà la diretta testuale e fotografica dell'evento!

Baldini ha parlato di giocatori sopravvalutati sotto il profilo del carattere, è d'accordo o crede che le sue responsabilità siano superiori rispetto a quelle dei giocatori?
"Non ho sentito le dichiarazioni, quando devo parlare con i dirigenti lo faccio in privato".

Ritiene che alcuni giocatori della Roma siano sopravvalutati sotto il profilo del carattere?
"Voi volete una lotta, volete una contrapposizione tra me e i dirigenti, io non lo voglio. Io voglio lavorare, il mio lavoro è quello di migliorare questa squadra, in vista dell'impegno di mercoledì. Capisco queste cose interessino voi ma non me".

Si sta vergognando della Roma attuale?
"Mai, questi giocatori sono migliorati rispetto ad inizio anno, anzi sono orgoglioso dei miei ragazzi, mettetelo in maiuscolo. Sono orgoglioso di come si allenano, vedo le loro facce deluse dopo le tante sconfitte che abbiamo subìto. Non sono colpevoli di niente ma bisogna migliorare tantissimi, anche per i nostri tifosi che sono ad un livello superiore a noi".

Champions?
"Questa settimana non siamo vicini, tre giorni fa sì, prima ancora no. Ad oggi siamo sesti e lo siamo da tanto tempo e se riusciamo a fare quello che non sia riusciti a fare quest'anno, fare sette partite a buon livello, possiamo farcela. L'illusione di arrivare terzi c'è e i ragazzi pensano lo stesso".

L'atteggiamento di Lecce?
"Fino a qualche anno fa erano tutti seduti gli allenatori. Ogni volta che siamo stati vicini a rientrare in lotta per il terzo posto abbiamo fatto una figuraccia, quello è difficile da capire. Quando invece siamo stati lontani abbiamo fatto bene, è difficile da comprendere. Capiamo i tifosi che si arrabbiano ma non ho visto nessuno che non avesse la voglia di lottare".

I giocatori la seguono come prima?
"Sì, il giorno in cui mi accorgerò che i giocatori non mi seguiranno più non mi vedrete più qui. Nessuno può dire che questa squadra, in futuro, non potrà fare qualcosa. Che discorso è quello dei giovani? Tutti questi ragazzi stanno facendo un lavoro importantissimo, una crescita incredibile, ed è sicuro che, con qualsiasi allenatore, nel giro di due-tre anni faranno benissimo. La colpa è mia, mi prendo la resposabilità. Lasciamo in pace i ragazzi e anche i giocatori più esperti. Per favore smettetela di raccontare queste bugie. Non so chi abbia l'interesse di dire queste sciocchezze. I tifosi è giusto che siano arrabbiati quando giochiamo bene ma questi ragazzi si comportano da professionisti e lo dico a testa alta. Non si deve distruggere nulla ma migliorare la nostra prestazione, io per primo".

Tempo fa ci parlò dell'identità di questa squadra ma ultimamente sembra essersi persa.
"Questa Roma fa la sua proposta sempre ma, è ovvio, diventa un obiettivo povero se non si vince. Dopo di Natale ho visto che questa squadra ha una sua identità. Ci sono degli errori che cerchiamo di combattere. Manca qualcosa tatticamente e a livello di motivazione, e mi prendo io la resposabilità, ma lasciamo in pace i ragazzi. Abbiamo bisogno dell'appoggio dei tifosi per migliorare. A tutti piacerebbe essere già una grande squadra è quasi impossibile ora".

Un allenatore può migliorare la motivazione di una squadra?
"Come no, è chiaro che la deve motivare e migliorare".

Questo senso di colpa potrebbe portarla alle dimissioni o resterà alla Roma per tanti anni come ha già detto per aprire un ciclo?
"Io parlo con il cuore, non ho nessuna paura perché ogni mattina mi alzo pensando di fare bene, poi posso sbagliare ma tutto quello che faccio lo faccio pensando a fare bene; non penso a queste c... delle dimissioni, ma quello che mi mi interessa è la gara di mercoledì. C'è bisogno di un clima favorevole e di fiducia per questi ragazzi che si sono dimostrati sempre professionisti. Quando c'è stato modo di avvicinarsi alle grandi squadre non ci sono riusciti ma non perché non sono degli uomini. Se sono tranquillo? No, come faccio. Sono molto esigente, non sono mai soddisfatto, c'è sempre da migliorare quando si vince figuriamoci quando non si va bene. Solo quando i ragazzi non mi seguiranno e la società penserà che io non sono la persona giusta per questa squadra andrò via e sennò veremo quello che succede".



E' un gruppo psicologicamente fragile?
"No, è una situazione difficile, ci sono state tante difficoltà in questa stagione; la squadra ha sempre fatto un bel lavoro ed ha avuto sempre un bel comportamento. Domani mi aspetto una partita difficile ma sono convinto che metteremo in difficoltà l'avversario.

Il calcio che propone è nuovo. Quanto ha pesato non poter lavorare cocn i centrali di difesa fin da Riscone?
"Non parlo mai dei singoli, mi conoscete. Se qualcuno si infortuna penso a lui come persona, alla sua sofferenza e non solo al calciatore. Non cerco scuse: la mia rosa è questa, io devo migliorare il rendimento dela squadra con i giocatori che ho a disposizione, il resto per me sono scuse".

Come si può uscire da questa situazione?
"Sarebbe facile dirti di fare confronti con gli allenatori più forti in Europa, ma dimmi quanto tempo è voluto perché vincessero. Crujiff sai quanto ci ha messo a vincere il primo trofeo al Barcellona? 4-5. No? Non ha vinto al primo anno. Ferguson quanto ci ha messo per vincere al primo anno?".

Ma Mourinho, Allegri, Guardiola hanno vinto subito...
"Ecco, è quello che volevo dire: ci sono allenatori che hanno vinto e altri no".

Come si esce allora da questa situazione?
"Vincendo tutte le ultime sette partite, le vinci tutte e sette ed esci da questa situazione".

Lei pensa che i tifosi siano orgogliosi di questa stagione?
"Sono orgoglioso dei miei calciatori perché è quello che sento. Ma non significa che io non sia molto deluso. I ragazzi devono entrare in campo e fare tutto il possibile. Con un clima difficile non è semplice. Ci aspettano sette partite diffcilissime e per questo mi aspetto un altro clima che forse non meritiamo".

Dopo il  gol di Muriel a Lecce lei ha detto che c'era poco da fare...
"Si vedeva chiaramente che la squadra non era pronta e non aveva l'atteggiamento giusto; il Lecce ha grandi qualità individuali anche se si trova nelle ultimie posizioni della classifica".

Cosa non va del clima intorno alla squadra?
"Il clima è stato ottimo e perfetto, ma ai tifosi voglio dire che quello che si sente e si legge è tutta una bugia. Cercheremo di essere all'altezza di questo tifo".

A Lecce hanno giocato 9 nuovi acquisti su 11. La mancanza di feeling può essere stata la causa della sconfitta?
"No, io faccio la formazione pensando a chi è più pronto, non guardo mai da quanto giocano qui".

Che gara si aspetta domani sera?
"L'Udinese sta facendo un Campionato di grande livello e ha un allenatore di livello top, sarà una partita difficilissima. Loro hanno migliorato il possesso palla e fanno delle ottime verticalizzazioni; è una squadra che sta avanti a noi dall'inizio del Campionato, questo significherà qualocosa ma noi siamo vicini e pensiamo che possiamo farcela".
 
Totti e Pjanic?
"Si sono allenati e mi aspetto che siano a disposizione".

Luis Enrique 10.04 by Vocegiallorossa.it