Luis Enrique: "Totti è di un livello unico. Marquinho è stato un grande acquisto. La squadra ha bisogno dei tifosi e loro ci sono". FOTO!

14.04.2012 09:50 di  Alfredo Garofalo   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Alle 10.00 si è tenuta la consueta conferenza stampa di Luis Enrique, alla vigilia dell'impegno contro la Fiorentina. Vocegiallorossa.it vi offre la diretta testuale e fotografica dell'evento!

La squadra deve preoccuparsi più della Fiorentina o di se stessa?
"Ci dobbiamo preoccupare di tutto. Prima di noi e di quello che facciamo e poi della Fiorentina. E' in un momento di difficoltà, nell'ultima trasferta ha vinto contro la capolista di allora. Bisognerà stare più attenti all'avversario e al nostro comportamento".

La squadra è maturata?
"La realtà è che la squadra ha fatto ciò che ha fatto: cose buone, altrimenti non saremmo con la possibilità di arrivare in Champions, ma non siamo stati regolari, questo lo sappiamo. Lavoriamo ogni settimana per migliorare e per essere più regolari. Non è facile e si vede. Mancano sei partite, non posso assicurare nulla, oltre al fatto di dare tutto in campo e fare la nostra proposta".

Pensi che De Rossi possa rendere di più dandogli un ruolo fisso oppure pensi possa sdoppiarsi? Abbiamo visto anche parecchi lanci lunghi di De Rossi e Kjaer...
"Dipende dal calciatore. Daniele può farlo, in Nazionale gioca anche come interno. E' una cosa buona poter contare su giocatori che possono giocare a buon livello in diversi ruoli. In merito ai lanci lunghi è stata un strategia della partita e non ne voglio parlare. Noi giochiamo con un modello associativo, adottare queste strategie non significa snaturare il nostro gioco, la nostra proposta".

Totti spesso si è allargato a sinistra: se gli vuoi chiedere un lavoro diverso dal solito gliene parli prima o lo decidi all'ultimo?
"Lui è di un livello unico, si mette sempre a disposizione. Parlo con lui, gli dico cosa può essere importante ma lui ha tanta esperienza e alcune situazioni in campo le gestisce lui stesso molto bene".

Dopo la contestazione i tifosi hanno trascinato la squadra. Che atmosfera si aspetta domani? Vuole inviare un messaggio?
"Non invio mai messaggi. I tifosi hanno visto che la squadra ha fatto di tutto per vincere la gara, hanno creduto fino alla fine nella squadra e questo mi fa tantissimo piacere. Capiamo che, dopo qualche sconfitta e dopo le figuracce che abbiamo fatto, i tifosi siano arrrabbiati. Questa squadra ha bisogno di essere supportata e i tifosi lo stanno facendo al 99.9%. Certamente, è normale che ogni tanto siano arrabbiati ma li ringraziamo per quello che fanno".

Marquinho?
"Ho sempre detto che è difficilissimo prendere a gennaio un calciatore. Lui ha una mentalità diversa, sta facendo anche più di quanto ci aspettavamo. Può saltare l'uomo, verticalizza, attacca lo spazio, calcia benissimo e ancora non l'avete visto come calcia. Si sta mettendo a disposizione, ti chiede dove sbaglia e dove può migliorare. Siamo tutti contenti, è stato un grande acquisto".

Domani è un anno dall'insediamento della società...
"Auguri, hanno fatto tutto bene tranne prendere questo allenatore.."

Si parla di continuità di risultati, ma il male della Roma è in trasferta dove si è vinto solo cinque volte, qual é il problema la tenuta o la personalità?
"I dati sono curiosi ma non credo che soffriamo di un mal di trasferta perché abbiamo fatto ottime prestazioni. Noi non pareggiamo mai: o vinciamo o facciamo figuracce. E' difficile capire il problema e sono dispiaciuto. In realtà abbiamo vinto quindici partite e sono tanti punti. Che  si debba migliorare in trasferta è indubbio ma è un discorso diverso. Ripeto il pensiero detto alla fine del match con l'Udinese. Siamo vicini alle altre squadre che lottano per il terzo posto e questo vuol dire che non stiamo andando poi così male. Dobbiamo migliorare perché siamo una squadra giovanissima e cresceremo nel tempo".

La situazione di Heinze?
"La conosco ma non ne parlo".

Il fatto che la Roma vada in difficoltà quando subisce una rete può essere una questione atletica o mentale?
"La differenza tra le squadre in questa stagione è davvero piccolissima. Non ho visto formazioni che corrono più di noi, nemmeno la Juventus. Quando in una gara vai sotto anche le gambe pesano di più,  ma la squadra ha un livello fisico e mentale altissimo. Migliora giorno dopo giorno sui concetti su cui stiamo lavorando dall'inizio. Se fosse un problema specifico l'avrei individuato e lo avrei risolto. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti ma non c'è un problema preciso".

La gara d'andata con la Fiorentina rappresenta la sconfitta che lei ha accettato di meno. Può essere uno stimolo in più?
"Servirà come stimolo ed ho già voglia di iniziare la partita. E' stata una gara brutta per noi. Si pensa sempre al risultato ma io credo che lo si possa raggiungere meglio facendo la prestazione. Eravamo in inferiorità numerica ma abbiamo fatto il nostro gioco in campo e i calciatori mi hanno dato una bella prova nonostante le difficoltà".

Conta il carisma di Totti per questo gruppo?
"Francesco è un calciatore che non parla molto ma l'esempio che dà sul campo è molto meglio. Quello che fa vedere al resto dei compagni è molto importante. Con l'Udinese ha fatto un grande sforzo per essere in campo vicino ai compagni nonostante non fosse al top fornendo una prestazione bellissima".

Bojan è più utile dal primo minuto o subentrando nel corso del match?
"E' giovane e va lasciato in pace perché sta facendo grandi miglioramenti. Mi conforta sapere che ogni giorno che passa migliora come tutti gli altri giovani. I frutti li vedremo in futuro."

La Fiorentina che squadra è e cosa la preoccupa?
"Mi preoccupa la Fiorentina perché non era preparata per lottare per non retrocedere nonostante abbia tantissima qualità con giocatori come Jovetic e Montolivo. Molti di loro giocano in nazionale come Vargas ad esempio. E' una squadra bisognosa di punti per la salvezza: questa è la cosa che più mi preoccupa di più".