Luis Enrique: "Soddisfatto del risultato. Vogliamo giocare così anche all'Olimpico"
Luis Enrique a Sky
"Contento del risultato? Soddisfatto che sì, abbiamo ottenuto un gran risultato anche se abbiamo sofferto fino alla fine. Ringrazio i tifosi, sono contento per il gioco e il risultato. Il calcio del secondo tempo è il mio? C'è sempre questa domanda sul mio calcio, è il calcio di tutti gli allenatori, giocare bene e fare gol. Il mio calcio è fare gol. Nel primo tempo è sempre più difficile, l'avversario è più fresco. Finale gestito con più possesso palla? Senza dubbio, questa squadra ha tanta voglia di vincere e nel finale ha paura di perdere il risultato acquisito. Lo sforzo profuso mi soddisfa. La circolazione della palla è stata più facile, ma ricordo che nelle partite precedenti c'è stato un buon possesso, manca ancora tantissima corsa, ma è normale. Osvaldo? Lui e Borini sono stati bravissimi, hanno le qualità per fare questo tipo di gioco. La prestazione di Totti? Francesco è totalmente diverso dagli altri. Ha partecipato tantissimo al gioco, quando lui va tutta la squdra gira insieme a lui. Totti ha tutta libertà nel nostro gioco d'attacco per ricevere la palla in una situazione per lui vantaggiosa, ma è difficile quando gli avversari pressano alti; lo vogliamo vicino l'area ma non è facile. La classifica? Ancora non ho visto tutte le squadra, ma qualsiasi squadra ti può battere, adesso l'Atalanta sarebbe prima in classifica con tre vittorie e un pareggio. E' un campionato molto difficile. Dobbiamo fare il possibile per far vedere ai tifosi una vittoria. Meglio in trasferta che in casa? No, l'ambiente dell'Olimpico è incredibile. E' un tifo che sostiene la squadra sempre. Dobbiamo giocare così anche in casa".
Luis Enrique in conferenza stampa
Il gol ha liberato la squadra di un peso psicologico, eravate veramente così tanto bloccati? "Mi è piaciuta anche la prima parte, non è facile giocare in trasferta contro una squadra con qualità e bene organizzata, che fa bene il contriopiede. Mi è piaciuto l'attegiamento della mia squadra. Sono contento per i ragazzi, per i tifosi che sono venuti in traferta tifando e sostenendoci sempre. Sono contento per la società e anche per la mia famiglia".
La sofferenza nel finale da cosa nasce?
"Nasce da una voglia di vincere grande e quando si arriva al minuto 80 viene la paura di perdere tutto. Il Parma ha rischiato di pareggiare e abbiamo sofferto. Un po' di paura è normale ora. Pensiamo ora all'Atalanta, che ha fatto più punti di tutti per ora. Sarà difficile".
Totti e De Rossi sul piano della personalità hanno offerto una grande prestazione
"Questa squadra ha una grande voglia, sappiamo che possiamo fare molto meglio. E' importante avere una squadra che ha molta fame, senza la quale non si ottiene nulla, nemmeno nella vita".
In cosa è migliorata la Roma stasera?
"Il lavoro c'è. Tre giorni fa per alcuni era una squadra patetica per alcuni, ora sembra molto migliorata. C'è anche l'avversario. I giocatori non sono macchine ma persone. L'importante era sbloccarsi. Ora dobbiamo dimostrarlo all'Olimpico, che è la nostra casa e quando ritroveremo questa relazione con i tifosi saremo più forti".
Luis Enrique a Mediaset
"Mi è piaciuto molto il fatto che siamo venuti qui a fare la partita, mi è piaciuto il risultato e mi sono piaciuti i tifosi e l'impegno. Sono felice. C'è sempre qualcosa da migliorare perché sono molto esigente, ma avevamo bisogno di questa vittoria. Alla fine abbiamo avuto un po' di paura di perdere questa vittoria e abbiamo sofferto, ma sono contento. Non so quello che sarebbe successo in caso di non vittoria, ma credo che abbiamo ottenuto un risultato giusto e pensiamo all'Atalanta che sta dimostrando di essere una buona squadra. Quanto c'è di mio in questa squadra? Cè ancora molto da migliorare perché sono molto esigente, ma i giocatori sanno che hanno fatto una gran partita. Cosa abbiamo cambiato in questa settimana? In realtà non è una settimana vera e propria, abbiamo giocato giovedì. Avere un squadra corta è importante perchè si ha più opportunità di essere davvero una squadra e fare bene in difesa e in appoggio offensivo. Quando sono arrivato mi hanno detto che Roma è una piazza difficile, ma a me è sembrata meravigliosa. Quando riusciremo a fare bene anche in casa sarà un'emozione bellissima. Se mi piace l'Italia, con elogi e critiche? Questi sono i giornalisti, prima mi avevano chiesto le dimissioni ed oggi mi elogiano. È sempre tutto bianco o tutto nero. Perché il cambio di Kjaer? Era una situazione a rischio e lo sapeva, per questo abbiamo deciso così".
Luis Enrique a Rai Sport
"Senza dubbio sono contento per la prestazione della Roma. Mi è piaciuta tutta la partita, anche gli ultimi 10 minuti in cui abbiamo avuto qualche problema, ma credo sia normale. Avevamo voglia di vincere, era una necessità. La squadra ha fatto una bella partita, quella che volevamo e il risultato è giusto. Se c'è stata paura di perdere nel finale? Questo succede quando uno ha così voglia di vincere, però sono ottimista perché tutto quello che abbiamo fatto oggi era molto importante. Quando arriva il risultato la fiducia dei giocatori cresce. Il paragone con il Barcellona? Non c’è nessuna squadra come il Barcellona, nessuna può essere uguale. De Rossi è un centrocampista ed è quello il ruolo in cui lo vedo. A me piace la mia squadra e penso che saremo più forti di settimana in settimana. Kjaer? Sono contento della mia squadra, dietro la palla ci sono sempre 9-10 giocatori e in queste situazioni non è facile giocare. Sono contento di tutti i difensori: Kjaer, Burdisso, Cassetti, di tutti. Lavoriamo tanto per controllare questo tipo di situazioni e evitare il rischio. Come mai Cassetti non ha ancora giocato? Lui è una possibilità, può essere sia terzino che centrale. Ora la mia scelta è diversa, ma lui si allena comunque come professionista al 100%. Arriverà il suo momento".