Luis Enrique: "Osvaldo? E' un bravissimo ragazzo ma bisogna avere rispetto per tutti. Borriello out a Firenze. La vicenda Osvaldo non è uscita da me" FOTO! AUDIO!
A breve il tecnico Luis Enrique incontrerà i giornalisti per la consueta conferenza stampa. Segui la diretta testuale e fotografica su Vocegiallorossa.it.!
Caso Osvaldo: come mai la scelta dell'esclusione del giocatore?
"La cosa più facile sarebbe stata fare solo una multa. Noi vogliamo essere un gruppo, una squadra che soffre quando perde, si diverte quando vince e rispetta sempre tutti e non voglio che questo episodio si ripeta. Bisogna avere rispetto per tutti. Osvaldo è un bravissimo ragazzo, una persona con un grande cuore ma bisogna sapere che chi fa certe cose verrà poi punito, nonostante questo provvedimento poi penalizzerà tutta la squadra. Sicuramente ci sono altre tesi in merito, qualcuno avrà un'altra opinione ma questa è la mia".
Come mai Borriello è stato utilizzato così poco?
"Si è allenato solo due volte per cui a Firenze non giocherà ma non c'è alcun problema con lui. Giocano sempre in 11 e devo fare le mie scelte".
De Rossi centrale?
"Spero di no, se continua questa serie di infortuni non lo so e non siamo tanti in difesa. Anche Cassetti e altri possono comunque giocare da centrale. Spero che recuperino velocemente tutti".
Cassetti quindi è recuperato?
"Si è allenato tutta la settimana, ieri è uscito a metà seduta per un piccolo problema ma non credo sia importante, oggi vedremo".
Lei non è simpatico ad una parte dei tifosi, la preoccupa questa cosa?
"Non ho ancora ricevuto alcuna parola brutta quando incontro i tifosi. Un'altra cosa è quello che dicono i giornali. Si sa che contano i risultati, non vedo questa cosa. Non cerco di essere simpatico o antipatico, cerco solo di essere me stesso e di fare il mio lavoro".
Crede sia legato al fatto che questo progetto non decolla?
"Ci sono tante interpretazioni. L'anno scorso com'era messa la Roma? Sono sempre ottimista e voglio sempre migliorare".
Totti invece è amatissimo, l'impressione è che quando manchi lui la squadra sia sfilacciata
"Torniamo sempre agli stessi discorsi, ai giocatori singoli, prima Borriello ora Totti".
In ogni squadra c'è un leader, come Di Natale a Udine, può essere lui?
"Non c'è alcun dubbio. Dobbiamo pensare prima alla squadra però, i giocatori e l'allenanatore passano, i tifosi rimangono. Io devo semplicemente fare le mie scelte e chi non gioca deve solo lavorare di più. So che non è facile essere il tecnico di uan squadra importante come la Roma".
Baldini fa capire a volte che sono necessari dei giusti compromessi, quello che lei reputa un punto fermo immobile per Baldini si può cambiare. In futuro sarebbe disposto a scendere a compromessi? Meno rigidità?
"Sarebbe più facile togliere gli stipendi. Osvaldo segna e tutti sono contenti ma è una situazione che colpisce il gruppo quindi non è questa la soluzione. E’ il mio pensiero puo essere sbagliato. Adesso non è il meglio per la Roma ma per il futuro e per il gruppo è la scelta migliore. Regole normali per un gruppo".
Regole che lei farà rispettare?
"Come farsi rispettare senza regole? Barusso si e gli altri no? Se lo fa Totti gli stendiamo un tappeto rosso? Sono giocatori di calcio le regole valgono per tutti. Sono 3 regole non mille, regole di comportamento. Rappresentiamo un club. E’ un peccato per Osvaldo, Firenze è importante per lui ma ci sono cose che non si possono fare. Io non posso dare una testata all’arbirtro. Il prossimo saprà che non si può fare, il gruppo prima di tutto".
Giorni delicati: nei sondaggi alle radio non tutti danno più la massima fiducia a giocatori forti. Ci si chiede se non sarà Luis Enrique a non essere all’altezza? Il suo punto di vista? Si sente allenatore in grado di allenare questa Roma?
"Contro il Lecce squadra incredibile, ora da buttare, non sento quello che hai detto. Sento i tifosi che dicono di non mollare. Sono un buon allenatore non un grande, però sento la fiducia poi non so che risultati faremo. Farò tutto il possibile, se nn mi considerassi forte non sarei qui".
Sente il peso del progetto?
"Nessun peso devo sentire. Mi sento responsabile e sento la fiducia. Vedo la squadra lavorare, vedo miglioramenti. Il lavoro c’è".
Non si sente sovraccaricato di responsabilità?
"Come il primo giorno!".
Se dovesse scegliere tra creare gruppo forte e vincere partite, cosa sceglierebbe?
"Tutte e due! Il mio obiettivo è fare una squadra forte e vincente".
Sulla partita di domani, chi delle due squadre rischia di più?
"Il risultato è la cosa più importante. La loro situazione è più difficile ma l’obiettivo è diverso,inferiore. Ho molti infortunati ma ho visto la Fiorentina, mi piace pensare a quando ho giocato lì. Sara una partita bella, loro fanno il loro calcio, noi faremo il nostro offensivo. Non so chi avrà la meglio".
Rossi sembra tenerci molto alla partita, perché lei da un giorno di riposo?
"Io sono l’allenatore della Roma, Delio della Fiorentina. Io ho pensato alla soluzione migliore per la condizione fisica dei giocatori. Ognuno ha il suo modo, non c’è una formula magica".
E’ molto autocritico, dove ha sbagliato?
"Devo migliorare in tutto, per questo non dormo la notte. A Barcellona, con buoni risultati, facevo lo stesso. Per questo il calcio mi logora".
Come valuta ciò che è accaduto tra Lamela e Osvaldo? Che segnale è?
"Mai parlare di quello che succede nello spogliatoio. Ma quando uno finisce la partita è arrabiato e succede che si litiga. Non è grave, è una situazione particolare che non si ripeterà, non è da Roma. Si può vincere e perdere ma devi sempre sapere che rappresenti una società".
Non ci sono Osvaldo e Borini, quanto è importante il rientro di Totti? Chi giocherà tra lui e Lamela nel ruolo di trequartista? "Domani lo vedremo, tutti sono importanti. Totti pure".
Un tridente Bojan-Lamela-Pjanic può essere ben assortito?
"Sapete tanto di calcio e ancora non sapete la formazione?"
Dopo la partita di Udine ci sono state dichiarazioni diverse tra lei e Sabatini. Ne avete parlato?
"Ai giornali tutti possono dire quello che sentono ma quando parliamo insieme è solo per migliorare. Non penso a quello che dice uno. Quando si perde non getto la croce sulla squadra, mi prendo le responsabilità. Cerco di capire, non si può sempre giocare allo stesso modo. Con l’Udinese fino allo 0-0 pensavo di vincere. Con Sabatini le cose ce le diciamo in faccia".
Contro l’Udinese sembrava che Juan non potesse giocare, poi ha detto che Juan poteva. Con Borriello è pre-tattica allora?
"E’ il mio pensiero, si è allenato solo 2 volte. Su Juan era un dato riguardante le partite precedenti ma dobbiamo sempre controllare il suo stato fisico".
Molti giocatori della Roma subiscono infortuni muscolari. La causa è degli allenamenti troppo pesanti?
"Non, non troppo. Cerchiamo di adattarci a quello che vogliamo. E quello che vogliamo è avere sempre piu intensità".
Cicinho, cos’è successo? Domani sarà a Firenze?
"Siamo tanti, non so. Cicinho si allena bene, può esserci. All’inizio ci puntavo ma si è infortunato due volte di seguito. Non ha giocato l’anno scorso, due anni fa…ha bisogno di una migliore condizione fisica per giocare. Lui fa il suo lavoro e può essere in futuro una soluzione".
Cambiare formazione ogni domenica sarà una costante oppure si troverà una formazione base?
"Avete pensato a quante volte ho potuto contare su tutti? In otto o nove gare non ho potuto fare la stessa formazione per diversi motivi. La prossima conferenza stampa ci sarà la stessa domanda, magari qualcuno si sorprenderà…".
La Fiorentina non segna dal 30 ottobre, che gara si aspetta?
"Che brutta cosa che hai detto…Però se guardo la rosa vedo giocatori ottimi, tante possibilità di fare gol. Sta soffrendo e per questo ha cambiato allenatore ma credo che Delio Rossi sia bravo. Non sarà facile e noi non siamo una squadra che può giocare a un livello normale, o andiamo al 100 per centro o sarà difficilissimo".
Lei si è detto soddisfatto di essere a un punto rispetto alla classifica dello scorso anno...
"Non sono soddisfatto, non l’ho mai detto, la mia era una domanda e basta".
Lei ha detto che non si deve parlare di ciò che accade nello spogliatoio, come mai è uscita fuori la vicenda Osvaldo?
"Non da me sicuramente. E’ importante che i tifosi sappiano cosa succede ma io non ho parlato di cosa succede nello spogliatoio e non è una cosa che penso da quattro mesi ma da quindici anni".