Luis Enrique: "La miglior partita di questa squadra. Il segreto? Fare le due fasi in undici"

21.12.2011 23:12 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Luis Enrique: "La miglior partita di questa squadra. Il segreto? Fare le due fasi in undici"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique a Sky Sport

“Innestata una marcia da salita? La salita per un ciclista è sempre piacevole. Primo tempo importante? Anche il secondo, credo che oggi sia stata la partita più completa di questa squadra, con un equilibrio e bene in tutte le due fasi. Siamo entrati bene in campo, abbiamo fatto una gara bellissima, con tante palle gol. Sono soddisfatto per il loro lavoro, dobbiamo continuare così dopo la sosta. Se oggi ho trovato la Roma-base? No, perché c’erano tanti giocatori in panchina e infortunati. Simplicio era un calciatore che neanche abbiamo portato in ritiro, oggi è titolare. Voglio che la squadra sia la cosa più importante. Se ho pensato di non farcela dopo Firenze? Oggi ho mangiato pandoro e panettone, così tutti quelli che non volevano che non lo facessi sappiano che non è stato possibile. In Spagna si dice “l’allenatore non mangerà il torrone”. Perché Totti sempre in campo? E’ sempre la stessa domanda. Con Francesco ho un rapporto speciale perché è normale, ci ho giocato contro. E’ sempre stato buonissimo, come con tutti gli altri. Non è stato mai un problema, non posso controllare quello che si dice. Faccio sempre il meglio per la squadra, ci sono grandi campioni che devono pensare di far parte di un gruppo. Così continuo a pensare. Il Bologna era una squadra tosta e non abbiamo quasi mai sofferto e fatto tantissimo. Se il centrocampo è il segreto? Il segreto è il lavoro. Credo che la gara contro la Juve ha fatto vedere che se vogliamo essere difficili da battere dobbiamo fare tutti la fase difensiva, ora vedo un atteggiamento di Osvaldo, di Totti, di Lamela, di tutti che si mettono al servizio della squadra. Se attacchiamo e difendiamo in 11 è più difficile per gli avversari. Ci sono tanti giocatori che possono fare gli interni. Le grandi squadre fanno tutto insieme. Se poi ci sarà una squadra più forte succederà quello che deve, ma se vedo una squadra così sono soddisfatto. Se Borriello verrà ceduto? E’ una domanda per la società. Sono l’allenatore, non è una domanda per me. Se non gioca tutto è possibile”.
 

Luis Enrique a Mediaset

“Oggi si è vista una Roma compatta che ha controllato la partita. Abbiamo avuto tantissime occasioni da gol senza mai soffrire davvero. Il Bologna di solito fa una ripartenza pericolosa ma non glielo abbiamo permesso. Dobbiamo lavorare e continuare così. La sosta viene nel momento giusto. Per noi non è un peccato, è importante per i ragazzi riposarsi e passare del tempo in famiglia ed è molto bello poter finire così il nostro anno. Non esiste un'ossatura di squadra. La cosa più importante dopo la partita con la Juventus è aver capito di dover fare la fase difensiva e quella offensiva tutti insieme. Oggi c'è stato un possesso palla più concreto sotto porta? Sì, il possesso palla più veloce ci permette di arrivare più facilmente sotto porta e anche quando l'avversario attacca di più per noi è più semplice. Ora dobbiamo ancora migliorare, ma stiamo lavorando bene. Trovati i titolari per il reparto offensivo? Non ho in mente nessun modello per la fase offensiva, non è ciò che voglio. Chi si allenerà meglio giocherà. Abbiamo sempre bisogno di tutti i giocatori che siano capaci di fare tutto nei momenti opportuni. Per esempio Simplicio che non è neanche venuto in ritiro ha fatto due partite da titolare e un gol. Sappiamo che ci sono giocatori con più qualità, ma è giusto che tutti possano giocare ed è un piacere per noi sapere che tutti possono dare il giusto contributo”.

Luis Enrique in conferenza stampa (a cura dell’inviato al Dall’Ara Alessandro Carducci)

Oggi forse la migliore partita?
"La partita migliore. Il possesso palla all'inizio è stato quasi senza errori, abbiamo giocato con velocità, sono soddisfatto perché dopo Juve e Napoli c'era il rischio di un certo rilassamento. Invece ho visto la squadra con voglia di fare, di avere il controllo della gara, di vincere. E' stato così per tutti i 90' minuti. Il pelo nell'uovo potrebbe essere il non aver concretizzato la tante occasioni ma oggi sono veramente soddisfatto".

70% possesso palla, ve la portate a Roma la palla?
"Vogliamo sempre fare una proposta interessante, vogliamo fare noi la gara in modo che l'avversario debba preoccuparsi del nostro gioco. Siamo stati più compatti sia davanti che dietro. Sapevamo che il Bologna poteva ripartire in velocità con Ramirez, Diamanti e Di Vaio ma da tre gare vedo una squadra che difende e attacca con 11 elementi".



Dopo Firenze è scattato qualcosa?
"A Firenze siamo rimasti subito in 10 e nonostante ciò abbiamo fatto un primo tempo bellissimo. Contro la Juve è stato un punto di riflessione, abbiamo fatto bene entrambe le fasi, tutti hanno fatto bene entrambe le fasi. Simplicio non ha neanche fatto il ritiro ma ha giocato benissimo le ultime due gare. Il gruppo prima di tutto".

Poco più di un mese fa Kjaer ha detto che con 9 punti dal primo posto la Roma poteva lottare per qualcosa di grande.
"Neanche conosco il distacco dalla prima, mi interessa che i ragazzi continuino con questa voglia".

Avete dominato la partita, avete sprecato molto ma la partita stava per riaprirsi con Stekelenburg che ha fatto delle belle parate.
"E' già accaduto di non chiudere la partita. Certo se il portiere non avesse fatto quella parata si sarebbe riaperta la gara e il calcio è bello anche per questo.

 

Luis Enrique a 90° minuto:

"E’ la mia Roma? E’ una Roma completa che fa possesso di palla con gli inserimenti dei giocatori. Sono soddisfatto del risultato e della fase difensiva e offensiva dei giocatori. Dalla Juve ad oggi cosa è cambiato? Quella partita ci ha fatto capire che per essere una squadra importante dobbiamo lavorare tutti insieme sapendo cosa dobbiamo fare in ogni fase di gioco. Ma dobbiamo ancora migliorare".