Luis Enrique: "I tifosi non devono condizionare le mie scelte, dispiace non aver regalato la vittoria. Totti è straordinario, ma non dico perché l'ho sostituito"

25.08.2011 23:02 di  Alessio Milone   vedi letture
Luis Enrique: "I tifosi non devono condizionare le mie scelte, dispiace non aver regalato la vittoria. Totti è straordinario, ma non dico perché l'ho sostituito"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique a Mediaset Premium
"E' un momento difficile, ma dobbiamo lavorare. Abbiamo creato molto, ma non ha funzionato bene qualcosa in avanti, non siamo riusciti a segnare. Non ci vanno dritte un po' di cose. E' facile criticare, è la cosa più facile, ma io faccio le mie scelte, quelle che ritengo più giuste. I tifosi? Possono tifare, ma non condizionare le mie scelte. Sono qui da trenta giorni, dobbiamo ancora perfezionarci, non si impara un nuovo metodo di gioco dopo sole due-tre gare vere. Se un giorno i ragazzi non dovessero più seguire le mie indicazioni, mi farò da parte. Io come Sacchi? Lusingato, ma il suo Milan è stata un'altra cosa".

Luis Enrique a Sky
“Sono molto dispiaciuto per non aver regalato la vittoria ai tifosi che ci hanno dato appoggio, abbiamo avuto tante occasioni ma non le abbiamo sfruttate. Rifaresti la scelta di Totti? La rifarei, in quel momento era la migliore che potessi fare, ho preferito mettere un giocatore fresco che potesse fare pressing. Sono il responsabile di quanto accaduto, ma rispetto molto i tifosi che hanno contestato. Questi sono giocatori con un futuro molto interessante, non manca nulla, è mancata la possibilità di inquadrare la porta. Francesco è una persona eccellente, un giocatore straordinario, ma io alleno una serie di giocatori e lui fa parte del gruppo e ne ho la responsabilità, non solo di un giocatore, seppur importante. La squadra però ha creato molto ed è destinata a crescere. Io vivo il presente, non sono venuto qui per fare il calcio del Barcellona, c’è bisogno di tempo, tempo ragionevole per una situazione nuova. Mi spiace che ci sia stata contestazione, ne prenderò atto e andrò avanti”.

Luis Enrique a Roma Channel
"Calo fisico? No non cerdo che sia stato l’aspetto fisico, abbiamo preso gol in contropiede. Un commento sulla questione Totti? Questa è la domanda che tutti mi fanno. Io rispetto molto i tifosi, ma io vedo i ritmi dell’allenamento e prendo le decisioni in base a quello che vedo. Durante la partita faccio le sostituzioni che devo fare per la squadra. Ovviamente la reazione del pubblico mi è dispiaciuta moltissimo per le persone: c’era tanta gente e l’ambiente era spettacolare e mi spiace siano tornati a casa arrabbiati. Avrei cambiato il risultato. Alla fine c’è stata un po’ di sfortuna e non siamo riusciti a riagguantare la situazione. Bojan sottotono? Si ovviamente presto Bojan raggiungerà il suo livello, ora forse paga un po’ i gol che non arrivano. Dobbiamo solo continuare a lavorare".

Luis Enrique in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico, Yuri Dell'Aquila)

Se le cose fossero andate male sarebbe andato a casa, l'eliminazione dell'Europa è abbastanza importante?
"Non avevo mai detto questa cosa, solo se i giocatori non mi avessero seguito sarei andato via, io non mi arrendo, sono ovviamente dispiaciuto per i nostri tifosi, abbiamo giocato una partita che meritavamo di vincere, un po' come all'andata. Sono molto dispiaciuto per i tifosi, dobbiamo solo lavorare".

Quanto fa male perdere in questo modo e cosa può dire sulla sostituzione di Totti?
"Vengo dalla Spagna per vivere una grande emozione, non sarà questa una delle mie migliori serate. Non devo spiegare tutte le mie decisioni, anche se è nell'interesse della stampa. Non posso essere condizionato dalle scelte dei tifosi, sono l'unico che conosce le squadra e che decide le scelte in campo, mi dispiace molto ma sono io a decidere, cerco sempre il meglio per la Roma. Non meriteri la fiducia di questo club se mi lasciassi condizionare. Parlate solo di Totti e non dei molto giovani in campo e delle numerose occasioni che abbiamo creato. C'è una ragione sulla sostituzione ma non voglio dirla.

Vedi il pericolo di un caso Totti in grado di spaccare l'ambiente?
"Mi interessa perché riguarda la squadra ma chi può dire che con Totti la Roma avrebbe vinto lo stesso? Non voglio giustificare ogni mia decisione".

Tecnicamente parlando, quando è uscito Totti è uscita la Roma, non trovi? Hai parlato con lui a fine partita?
"Non ho parlato ancora con nessuno, e non voglio farlo a fine partita in quanto c'è troppo stress. Rispetto il vostro lavoro e le vostre considerazioni ma non voglio commentare le mie decisioni".

Non sarebbe stato meglio tenere un giocatore di grande esperienza come Totti proprio in virtù dei tanti giovani in campo?
"Non è una situazione nuova a Roma. Ci sono già passati altri allenatori. Ho ritenuto di fare la scelta migliore per la Roma, il risultato mi ha dato torto ma non c'è una controprova che con Totti saremmo passati".

Pensa di essere in sintonia con l'ambiente? Con i giovani a Roma può produrre il suo gioco?
"Io sono qui per creare un gruppo di calciatori, avviare un nuovo progetto e vincere in una piazza dove i successi mancano da qualche anno. Spero di portarlo avanti e i risultati giudicheranno il mio lavoro, ho scelto l'undici che ritenevo migliore senza guardare la carta d'identità".

Ti sei reso conto dell'errore di spezzare l'entusiasmo del pubblico? Perché non far giocare Heinze quando si è fatto male Cicinho spostando Cassetti a destra?

"Ribadisco che le scelte le faccio io, quando sarete voi gli allenatori deciderete voi, rispetto il vostro lavoro ma scelgo io come rispondere e chi schierare. Ho preferito Rosi".

Cassetti è in difficoltà come centrale, perché non schierare Heinze e l'esperienza di Taddei?
"Perché ho altri giocatori che reputo possano giocare meglio".

Bojan può giocare meglio di così? Ha bisogno di due centrocampisti?
"Oggi è stata una giornata storta per tutti gli attaccanti. Stiamo lavorando con la società per rinforzare questa rosa in diverse posizioni".

Come pensi di uscire dalla questione con Totti?
"Non so cosa ci riserverà il futuro. Io lavorerò con lo stesso impegno e dedizione. Il mio lavoro è fatto di scelte, non posso essere in totale sintonia con i tifosi".