Kluivert: "Da piccolo amavo giocare a tennis. L'esordio all'Ajax è stato il momento più bello. Vorrei essere d'ispirazione per i più giovani". VIDEO!
Justin Kluivert ha lanciato ieri il suo canale Youtube, pubblicando il primo video. Un racconto della sua vita, partendo proprio dall'inizio, da quando era un bambino ancora indeciso su quale sport intraprendere. Ecco le sue parole:
«Mi chiamo Justin, gioco nella Roma e vengo da Amsterdam. Giocavo a tennis, non esisteva il calcio, volevo solo giocare a tennis tutto il giorno, a scuola, perciò pensavo “Vorrei essere un tennista”, sai come Nadal o Federer. Guardavo mio fratello, mio papà ed entrambi giocavano a calcio. Automaticamente ho imparato ad amare il calcio. Saltavo la ringhiera ed ero nel parchetto a giocare con gli altri ragazzini, per strada. A volte cadi, ti graffi, piangi ma il giorno dopo vai di nuovo: penso che questo sia alla base del calcio, soltanto così puoi crescere in tecnica e potenzialità.
Ho iniziato all’AFC de Dijk e poi sono andato all’AFC, infine l’Ajax mi ha notato. È stato incredibile, un sogno, perché mio padre giocava lì. Ero molto giovane e mi allenavo già quattro volte a settimana. A 14 anni ho lasciato la mia scuola per andare in una scuola alberghiera, quindi so anche cucinare, magari un giorno ve lo mostro. Esci da scuola, mangi, ti alleni e poi mangi di nuovo a cena alle 19.30. Quindi quasi tutta la settimana sei fuori tutto il giorno, è una cosa pazza per un ragazzo di 15 anni. Sono stato molto precoce, ero nella B1 a 17 anni, poi sono stato un paio di mesi nell’under 19 e poi sono passato all’under 23, dove ho giocato 4-5 partite, e a 17 anni sono arrivato in prima squadra. Sono andato a un ritiro in Portogallo, era tutto folle, anche il cibo era da matti, c’era di tutto. Giochi con quei ragazzoni dell’Ajax, ma tu sei ancora piccolo. Mentre giocavo pensavo che fosse una cosa folle. Ho lavorato duramente, ci sono state delle possibilità e l’ho prese.
L’allenatore Peter Bosz mi ha chiamato e mi ha chiesto come pensavo che fosse andata. Mi ha detto che avevo fatto benissimo e mi ha detto che sarei rimasto con loro. Ho subito chiamato la mia famiglia. Sono grato per questa opportunità. Allora ho fatto il debutto, non riuscivo a smettere di sorridere, anche se non volevo, ma non riuscivo a smettere. È stato il momento più bello. Mia madre per me rappresenta tutto, è una donna molto forte. Ha cresciuto me e i miei fratelli, mi dà molto coraggio tutti i giorni. Mia nonna invece è la miglior cuoca, ogni volta che torno qui cucina per me. Credo sia anche per questo che mi piace cucinare così tanto. Anche mia madre e mio padre cucinano bene.
Non mi sento solo, questa è la prima volta che sono solo in 3, 4 mesi. Alcuni giorni mi piace stare da solo, ma poi voglio avere compagnia. A volte ci sono i miei cugini, mio fratello, a volte viene mia madre dall’Italia, ci sono sempre alcuni amici, ho sempre qualcuno con me. Sto con le persone che amo. Mi alleno, fino alle 13.30/14 a volte, pranziamo insieme e poi hai tempo per andare in giro per la città e fare quello che ti piace. La principale ragione per la quale ho iniziato il canale Youtube è perché mi piace poter essere di ispirazione per i ragazzi più giovani. Spero che le mie parole possano arrivare a loro, spero che un giorno avremo tanti grandi talenti in squadra».