Guberti: "Dopo la fine del primo tempo ho sperato nel miracolo"
Contro il Napoli, domenica scorsa, la Sampdoria ha vinto 1-0 e si è matematicamente qualificata per l’accesso ai preliminari di Champions League. Sino a 2 mesi fa nessuno ci avrebbe creduto. Oltre a Pazzini e Cassano e Delneri, un altro protagonista di questo successo è Stefano Guberti. L’esterno di proprietà della Roma si racconta a tuttomercatoweb.com.
La qualificazione in Champions di questa Sampdoria è merito del lavoro di Marotta che ha costruito questo gruppo?
"Io sono arrivato da cinque mesi e quindi non ho visto quello che ha fatto Marotta nel corso degli anni, ma da quello che ho visto e sentito in questo periodo sicuramente ha lavorato bene. Anche in passato ha costruito buone squadre e quest'anno, con l'aiuto del mister, abbiamo raggiunto questo grande traguardo".
Delneri è pronto per la Juventus?
"Penso di sì. Allena da tanti anni, ha fatto buoni campionato e quest'anno si è rilanciato alla grande. Il suo 4-4-2 è molto solido e penso che alla Juventus possa fare bene anche per questo".
Domenica che emozione è stata?
"E' bello perché abbiamo visto anche la gente euforica e andare in giro per la città è stato fantastico".
Vi aspettavate nelle ultime settimane questo risultato?
"Dopo Roma ci speravamo perché avevamo dimostrato di aver qualcosa in più del Palermo e anche nello scontro diretto abbiamo pareggiato, ma non abbiamo demeritato. Non era semplice giocare con l'entusiasmo che c'era".
Cosa ti porti dietro per questi cinque mesi?
"Sono due anni che lascio una squadra a gennaio e poi, prima al Bari e poi qui, raccolgo grandi risultati. Sono molto felice, mi godrò queste vacanze e vedrò al momento del ritiro quale sarà il mio futuro".
Com'è stato lavorare con Pazzini e Cassano?
"Sono due grandi giocatori. Antonio in campo fa cose che possono fare in pochi e Giampaolo è micidiale. Appena gli capita l'occasione fa gol ed è stata veramente una sorpresa, non mi aspettavo che Pazzini fosse così forte".
Si merita i Mondiali?
"I numeri parlano per lui: ha fatto diciannove gol, è stato decisivo per il raggiungimento del quarto posto e penso se lo meriti. Alla fine, comunque, deciderà Lippi".
Cassano, invece, può essere veramente un problema nello spogliatoio di una Nazionale?
"E' una domanda difficile perché si sa benissimo che Antonio ha un carattere particolare e bisogna venirgli incontro. Non sempre alcuni giocatori ci riescono quindi, forse, Lippi ha deciso così anche per questo".
Delneri cosa ti ha insegnato in questi mesi?
"Tanto a livello tattico e anche il fatto di non mollare mai".
Con la partenza di Delneri cosa speri per questa Sampdoria?
"Penso che la squadra sarebbe da riconfermare con qualche innesto e nella scelta dell'allenatore valutare anche qualcuno che possa confermare il 4-4-2 che ci ha portato fino a qui. Sarebbe una buona base di partenza".
Per Pazzini ci sono richieste dall'Italia, ma anche dall'estero. Pensi possa andarsene?
"Da quel che ho capito no, ma nel mercato di oggi può succedere di tutto. Con questo risultato raggiunto, però, penso che la sua speranza sia quella di veder costruita una squadra in grado di entrare nella fase a gironi della Champions League".
Lui vi ha mai parlato del rapporto avuto con Prandelli a Firenze?
"Sì, ha detto che non è stato un rapporto facile a volte e che è stato messo in disparte in certi frangenti perché comunque davanti aveva un centravanti come Luca Toni che, al tempo, era il miglior attaccante d'Italia. Era anche giovane e poi ha trovato la Sampdoria che è stata l'ideale per lui".
Il Milan perde Dida, ma la Sampdoria si deve tenere stretta Storari?
"Penso sia difficile trattenerlo, ha fatto un campionato straordinario e penso che il Milan punterà su di lui. Non pensavo fosse così forte e anche come uomo è straordinario".
Tu sei di proprietà della Roma, chiaramente domenica avrai pensato un po' anche a loro
"Quando ho visto i risultati del primo tempo ho sperato nel miracolo, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile perché l'Inter è una grande squadra e non poteva farsi sfuggire il campionato all'ultima giornata contro un Siena già retrocesso".
Ranieri ha sempre detto di aver grande stima in te. A questo punto ti senti pronto per la Roma?
"Lo spero, ma non sono io a doverlo dire. Non sarebbe male tornare, ma anche giocare la Champions con la Sampdoria. Vedremo".