Giorgio Rossi: "Le parole di Rosella Sensi mi hanno commosso. Montali era una persona squisita. Il futuro? Vedremo nei prossimi giorni"
Questa sera nel corso della trasmissione radiofonica "A tutto mercato" in onda sulle frequenze di Radio Ies 99.8 è intervento lo storico massaggiatore della Roma Giorgio Rossi, per replicare alle belle parole che oggi la Dottoressa Sensi ha speso su di lui.
Sulle parole di Rosella Sensi:
"Mi hanno commosso le parole di Rosella, mi sono venuti i brividi. In questi anni passati con la famiglia Sensi è stato tutto fantastico. Volevo dire due cose però: la prima riguarda il pullman della Roma che all'epoca aveva una scritta "ma-fra" e il Presidente Sensi ne era felicissimo poichè erano le prime iniziali del suo nome e di quello della signora Maria. Un altro episodio riguarda sempre il Presidente Franco ed Antonio Cassano: parliamo di un saluto non restituito dal barese e il modo molto goliardico del presidente di rimproverare il giovane che non l'aveva salutato a dovere".
Su Franco Sensi:
"Franco Sensi ha dato tanto alla Roma, sia economicamente che non, abbiamo vinto tanto e ci siamo tolti tante soddisfazioni. Io della famiglia ho dei ricordi meravigliosi dei momenti bellissimi passati in tanti anni di gioie e soddisfazioni".
Sulla sua storia a Roma:
"Il mio primo contratto con la Roma è datato 1957 con Sacerdoti Presidente, ho vissuto tutti i trofei vinti e le delusioni come la Coppa Campioni. A Roma ho visto crescere calciatori importanti, ragazzi come Di Bartolomei, Conti, Rocca e tanti altri. Io nella Roma ho sempre fatto il mio dovere e ho sempre parlato poco , che poi è la medicina giusta in questo ambiente. Anche a casa parlo poco della Roma, sono argomenti che mi piace tenere per me".
Sul rapporto con Montali:
"Montali è stata una persona deliziosa all'interno dell'ambiente. Con lui ho avuto un rapporto molto collaborativo, era una persona squisita che salutava sempre. Montali veniva sempre da me a prendere una gomma americana. Una persona veramente dolcissima".
Sul futuro:
"Non so nulla ancora del mio futuro, a Roma si dice: se son rose fioriranno. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Vorrei scrivere un libro di memorie dove racconto me stesso e tutta la storia della mia Roma, dove parlerò solo di calcio giocato e terrò per me tutti gli aneddoti che sono successi a Trigoria".
Un messaggio ai tifosi:
"La Roma non si discute si ama".