Fenucci: "Abbiamo rafforzato il brand negli Stati Uniti, ma bisogna promuovere il calcio in modo più incisivo"

28.07.2012 17:23 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Fonte: Roma Channel
Fenucci: "Abbiamo rafforzato il brand negli Stati Uniti, ma bisogna promuovere il calcio in modo più incisivo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

L'amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, ha parlato ai microfoni di Roma Channel dopo la partita con El Salvador: "Partita vera? L'atmosfera era un po' calda, fin troppo. E' stato anche questo un buon test, siamo in fase di preparazione e non possiamo essere al massimo, ma sia col Liverpool che oggi abbiamo fatto vedere buone cose. Bilancio? La tournée è stata molto utile, ha avvicinato il club agli USA, abbiamo avuto copertura dai media locali e rinforzato il brand. Sotto il profilo tecnico abbiamo giocato un buon calcio e questo ha aiutato a promuovere la nostra immagine. Il futuro? Non abbiamo parlato di futuro con Pallotta, è stato bello venire qui. Penso che sia stato utile per i ragazzi, come esperienza personale. Abbiamo continuato a lavorare, ora andremo a Irdning, perché non dobbiamo dimenticarci che l'obiettivo è partire bene.

Il mercato? Credo che anche quest'anno il mercato risenta della crisi che ha colpito il settore calcistico, tranne qualche club che continua a spendere c'è molta più attenzione. Per quanto ci riguarda abbiamo continuato il programma iniziato l'anno scorso, rinforzando la squadra con giovani di prospettiva utili anche nell'immediato. Penseremo poi a ridurre la rosa per consegnare al mister un numero di giocatori adeguato alle esigenze della stagione. Il rafforzamento del brand? I numeri del calcio italiano in America non sono brillanti, credo che non solo la Roma ma tutto il calcio italiano debba promuovere e sviluppare il proprio brand qui. La Lega per molto tempo si è divisa su temi economici e ha pensato poco a strutturare un'offerta a livello internazionale come ha fatto la Premier League, i cui ricavi internazionali sono 5 volte quelli italiani. Dobbiamo promuovere il nostro calcio in modo più incisivo".