Feliziani: "Il Carnet? Nel prossimo Cda la società valuterà le azioni da intraprendere"
Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria romanista, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport per commentare la sospensione disposta dall'Osservatorio del carnet dei biglietti per i tifosi: "Siamo rimasti molto sorpresi dal comunicato dell'Osservatorio riguardo la nostra idea di proporre ai tifosi un carnet di biglietti per le partite casalinghe della Roma. Il comunicato dell'Osservatorio è arrivato inoltre a ridosso di Roma-Siena e quindi abbiamo dovuto rispondere anche piuttosto in fretta, in ogni caso nel prossimo Cda la società valuterà le azioni da intraprendere. Sinceramente siamo rimasti spiazzati della loro risposta perché il nostro Carnet detiene tutte le caratteristiche di sicurezza che si richiedono, compreso il codice univoco che permette di identificarne il possessore, possiamo quindi equipararlo alla Tessera del Tifoso. Qualcuno ha addirittura scritto che noi avremmo fatto questa proposta per distogliere l'attenzione del tifo più esagitato dai cattivi risultati della squadra. Non è così visto che questa è un'idea che abbiamo avuto ben prima dell'inizio ufficiale della stagione, il nostro obiettivo è solo quello di agevolare i nostri tifosi, per le partite casalinghe, perché voglio sempre ricordare che il carnet riguarda le partite casalinghe. Non abbiamo intenzione di aggirare in nessun modo la "Privilege card", che rimane uno strumento importantissimo per la fidelizzazione dei nostri tifosi, inoltre chi la possiede sa che grazie ad essa può usufruire di alcune agevolazioni. Noi lavoriamo in funzione dei tifosi e abbiamo già in progetto di voler aprire altre biglietterie nei pressi dello Stadio per permettere ai nostri tifosi di acquistare con sempre maggior facilità i relativi tagliandi".
Queste invece le sue dichiarazioni rilasciate a RadioIes:
Sulle reazioni alla decisione dell'OMNS "Abbiamo avuto poco tempo per reagire, come avete visto la notizia è arrivata nel primo pomeriggio, quando eravamo tutti indaffarati a preparare la partita. Abbiamo preso atto della determinazione dell'Osservatorio e del Casms, e abbiamo emesso il comunicato in cui dicevamo di sospendere la vendita del carnet prevista per il giorno successivo. Eravamo preooccupati perché sapevamo che i tifosi erano pronti, il giorno dopo, a mettersi in fila per acquistare questi "pacchetti" di biglietti. Non volevamo che i tifosi si mettesso in fila per nulla, che qualcuno addirittura passasse la notte fuori per potersi poi recare il più presto possibile nelle biglietterie. Abbiamo deciso di aspettare il Cda del 27 settembre per decidere cosa fare, solo dopo questa data programmeremo le nostre prossime mosse".
Le altre società "Come si può immaginare, tra i responsabili delle biglietterie della varie società ci sono contatti continui. Anche per quanto riguarda la "tessera del tifoso" siamo spesso in riunione e in frequente contatto. So per certo che anche le altre società sono pronte a seguirci nell'iniziativa del carnet, io ho fatto per loro da consulente, spiegando come potersi muovere in tempi rapidi anche con l'utilizzo di un software speciifico. Ovviamente tutti aspettavano gli esiti della nostra iniziativa, abbiamo fatto un po' da cavia per le altre società".
Sulle polemiche "E' sempre un terreno scivoloso quando si agisce nell'ambito delle normative, perché il confine tra lecito e non lecito è labile. La cosa chiara da subito è che non voelvamo aggirare nessuna normativa, in particolare quella della "tessera" a cui abbiamo preso parte con iniziative importanti per renderla il più appetibile possibile. Tutto ci si poteva dire, tranne che volevamo aggirare le norme di sivurezza. È esattamente il contrario. Ritenevamo più sicuro muoversi con il carnet, che facendo andare 16 volte le persone ai botteghini, eliminando anche il problema del bagarinaggio. Si tratta di una iniziativa totalmetne diversa dalla "tessera del tifoso", infatti non dà diritto a prelazioni, non dà diritto ad accessi privilegiati, non dà diritto alla trasferta".