Falcao: "La Roma ha cominciato a costruirsi dalla finale dell''84: non tirai il rigore per un problema al ginocchio". Cerezo: "Fu una serata da brividi"
In vista della gara di Champions League di martedì sera tra il Liverpool e la Roma, globoesporte.com ha intervistato gli ex giallorossi Falcao e Cerezo, in campo nella sfortunata finale di Coppa dei Campioni dell''84, persa dai capitolini.
Falcao: “Credo che la Roma abbia cominciato a costruirsi in quel momento…Chissà, le è piaciuto arrivare ad una finale, e penso che questo piacere sia ora trasmesso ai giocatori d’oggi. È bello arrivare ad una finale. Perché non tirai il rigore? Perché sentivo dolore al ginocchio, per colpa di un infortunio capitato un mese prima in campionato. Giocai grazie ad una iniezione, solo che la partita durò 120 minuti e io non ce la facevo più. Parlai con Liedholm, il tecnico, e gli dissi che non ce la facevo. Io sarei stato il quinto a calciare, perché avevo tirato il rigore quando vincemmo la Coppa Italia, nel mio primo anno.
Io evito sempre di dire che quella squadra sia stata la migliore, perché sono epoche differenti. Quella squadra dell’84 è stata creata con pochi soldi, differente dalle squadre che oggi giocano la Champions League. Ma quella finale è stato un grande risultato. Credo che quella finale si ricorderà per sempre, perché ora si dice che sia una rivincita, no?
Con il risultato contro il Barcellona, che nessuno si aspettava, è cresciuta l'aspettativa in vista della gara con il Liverpool.
Chi è la favorita tra Roma e Liverpool?
"Gli inglesi hanno più esperienza in Europa ma la Roma è cresciuta molto dopo il risultato contro il Barcellona. Questo lo si avverte anche in città e i tifosi stanno aiutando molto la squadra. Sarà difficile per entrambe".
Perché la Roma ha impiegato tanto per rigiocare una semifinale?
"Ci sono club con un potere economico molto forte. In Italia c'è una squadra quasi imbattibile, come la Juventus, mentre in Europa club come Real, Bayern e Barcellona sono molto forti economicamente. La Roma non investe come questi club ed è proprio questo il grande merito dei giallorossi, l'aver raggiunto la semifinale investendo meno di altre società".
Credevi nella rimonta contro il Barcellona?
"Quando la Roma fece il gol del'uno a tre al Camp Nou credevo fosse possibile. Poi il quarto gol blaugrana ha reso tutto più complicato. Quando ho visto la carica dei tifosi all'Olimpico ho iniziato a pensare che fosse molto forte. Quando poi ho visto la Roma impedire al Barcellona di fare il proprio gioco ho pensato che avesse una possibilità. Ma era molto difficile e quasi nessuno se lo sarebbe mai aspettato".
Alisson?
"Sta attraversando un gran momento e la Roma ha una storia molto ricca con i brasiliani".
Una storia che ha in te il simbolo principale
"Sono molto orgoglioso di aver iniziato a costruire questa storia con i miei compagni dell'epoca".
Cerezo: “La Roma non era abituata a questo tipo di partita. Ma credo che il fatto di arrivare fin lì e pareggiare la partita contro una squadra fortissima come quel Liverpool con Grobbelaar in porta, Rush come centravanti, e Souness della nazionale scozzese. Loro erano abituati a giocare le finali e non sentirono il peso di giocare all’Olimpico. Al termine della partita i tifosi cantavano comunque Grazie Roma. Fu una cosa fantastica, da brividi, che ricordo ancora oggi“.