Di Francesco: "Vittoria su un campo non facile. Scudetto? Ne parliamo in futuro. Dzeko? È stato male questa mattina e ha voluto giocare". VIDEO!

23.10.2017 09:23 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Vittoria su un campo non facile. Scudetto? Ne parliamo in futuro. Dzeko? È stato male questa mattina e ha voluto giocare". VIDEO!
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Di Francesco a Premium Sport

"Vittoria importante su un campo non facile, non siamo stati velocissimi nell'ultimo passaggio ma abbiamo quasi sempre tenuto la partita in un campo difficile. Moreno? Avevamo due difensori centrali fuori, oggi ha giocato Moreno e ha giocato benissimo. Il lavoro paga, si sta dimostrando un giocatore eccellente, ha messo spesso in fuorigioco i compagni insieme agli altri, mi aspettavo un primo tempo difficile perché venivamo da Londra e qualcosina si paga. La classifica? Non aver giocato con la Sampdoria potrebbe dare svantaggi o vantaggi, siamo ancora dietro. Comunque continuiamo con questa mentalità e applicazione, abbiamo coinvolto tutti i giocatori rendendoli utili alla causa. Scudetto? Siete voi gli addetti ai lavori che parlate un giorno di scudetto e l'altro no. Con il Napoli avremmo meritato qualcosa in più e c'eravamo allontanati, oggi no... In Italia ci vuole equilibrio, noi lavoriamo per crescere poi vedremo. Sono contento della crescita costante della squadra, ne parliamo in futuro dello scudetto. Le vittorie in trasferta? Abbiamo avuto un buon atteggiamento anche oggi, non siamo stati pulitissimo con l'ultimo passaggio. Dzeko è stato male tutta questa mattina ma ha voluto giocare, Fazio è rimasto a casa per un problema alla caviglia, io lavoro per far sentire tutti titolari. Kolarov può fare ancora di più, ma ha una padronanza tecnica e una mentalità impressionante".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport

Elisir di lunga vita a Kolarov? È lui con il suo atteggiamento che può fare la differenza. Grande professionista e calciatore. Cosa significa questa vittoria sporca? Al di fuori delle problematiche, come Moreno all'esordio dal 1' che per me ha giocato molto bene, abbiamo tenuto la linea difensiva molto alta, non eravamo lucidi ma abbiamo concesso poco. Abbiamo sbagliato qualche ultimo passaggio. Per quanto riguarda il campionato dico solo che la scorsa settimana eravamo fuori da tutto, oggi siamo di nuovo in corsa su tutto, la mia squadra trasmette equilibrio, come sono equilibrato io. Tutto quello che verrà si vedrà. Scudetto? Mi fa piacere che i ragazzi ci credano, quello che conta è l'atteggiamento. La consapevolezza che abbiamo acquisita fino adesso, in una gara non brillantissima dove però abbiamo concesso poco e tenuto l'avversario nella propria area, sono ottimi segnali. Dobbiamo migliorare quando attacchiamo l'area di rigore. Quello che volevo fare era la compattezza di squadra, facendo lavorare anche gli attaccanti in fase difensiva. A Londra nonostante i 3 gol presi, la squadra difensivamente ha lavorato benissimo. Hanno segnato su qualche errore nostro, anche perché hanno grandi giocatori. Oggi qualche errore è stato commesso ma il desiderio di prendere sempre gli avversari è un segnale di maturità. Questo mi piace molto”.

Di Francesco a Radio Rai

"Cosa ha fatto Dzeko? Ha accusato dei problemi di dissenteria durante la notte, ma avevo la coperta corta davanti vista la condizione di Defrel e Schick. Siamo stati bravi oggi a tenere in mano il pallino del gioco, ma in attacco abbiamo spesso sbagliato l'ultimo passaggio. Il campo non era bellissimo e non aiutava i giocatori a palleggiare. La difesa ha lavorato molto bene, nonostante Moreno abbia giocato per la prima volta da titolare. La linea mi è piaciuta, per atteggiamento e mentalità: abbiamo messo gli avversari in fuorigioco per 7-8 volte e questo mi piace molto".

Di Francesco a Rai Sport

"Ho visto una squadra in crescita, stiamo migliorando ogni partita. Oggi volevo creare più passaggi tra le linee, mettendo Nainggolan tra le linee. Il pensiero era quello di sfruttare gli esterni mettendo più fisicità. Ci sono squadre migliori? Ci sono squadre forti come la Roma. Stiamo crescendo bene dal punto di vista del concetto e della mentalità. Ad esempio col Napoli siamo stati timidi nel primo tempo e abbiamo fatto bene nella ripresa. Questi sono i punti di partenza".

Di Francesco a Roma TV

“Secondo me senza sacrificio non si va da nessuna parte, abbiamo preso gli avversari dall’altra parte. Non siamo stati lucidissimi nell’ultimo passaggio, la linea spesso ha accettato anche l’uno contro uno ed è una questione di mentalità. Si poteva fare un pochino meglio, sapevo che avremmo faticato, ma contentissimo della prestazione e di come l’avevo preparata, sapendo aspettare ed essendo decisivi. Non possiamo pensare di non concedere neanche i cross, ha avuto solo un’occasione Sadiq, però quando giochi contro 4 attaccanti l’unica cosa che ci è mancata è la lucidità e la freddezza dell’ultimo passaggio, Edin era a mezzo servizio e ha fatto una partita di sacrificio. Kolarov? Anche la punizione nasce da un concetto del primo tempo, abbiamo attaccato poco la profondità, la punizione è nata da un attacco in profondità di El Shaarawy. Kolarov è in un aspetto psicologico eccellente, va sfruttato anche questo. Soddisfatto della catena destra? Si poteva fare ancora meglio, la scelta era legata alla fisicità, sapevo che avremmo potuto soffrire la loro brillantezza con un con centrocampista in più. Radja è cresciuto alla distanza, nel secondo tempo ha fatto una partita di grande spessore, in panchina avevo Perotti e Cengiz che potevano darmi qualcosa in più. Possesso palla lento? Secondo me eravamo bravissimi a cercare i primi 2-3 passaggi, ma se palleggi sempre corto la palla resta lì e gli avversari aggrediscono. Li abbiamo allungati troppo poco, ha inciso la condizione di Edin ma i nostri esterni dovevano fare di più. Nel secondo tempo li abbiamo allungati e la squadra è cresciuta. Non avevo dubbi, era importante mantenerla in equilibrio, non dovevamo essere eccessivi nel pressing. La mia mentalità è questa, Moreno ha fatto benissimo, quando mandi tante volte in fuorigioco gli attaccanti vuol dire che la linea lavora compatta”.

Di Francesco in conferenza stampa

"Si poteva fare di più? Condivido la sua analisi, negli ultimi metri potevamo essere più puliti per l’ultimo passaggio, anche se il campo non era bellissimo. Abbiamo sbagliato troppo nell’ultimo passaggio, bisognava andare a chiudere con più decisione tutte quelle palle che sono passate dentro l’area. È una vittoria importante, non tutte le partite sono uguali, questa è una vittoria che viene da un viaggio lunghissimo, quasi interminabile, da una partita dove abbiamo speso tanto, da tante assenze, ma è accompagnata da una grande mentalità in questo momento. La scelta della posizione di Nainggolan?  C’era ballottaggio in quel ruolo, ma ho pensato che Radja tra le linee mi potesse dare quel qualcosa in più rispetto a una posizione decentrata. Pellegrini è abituato a giocare in un certo modo con me, è una scelta che ha dato i suoi frutti in maniera relativa, anche se nel secondo tempo la squadra è cresciuta tantissimo. Volevo anche avere fisicità sapendo che Ünder a partita in corso mi poteva dare quel qualcosa in più. Volevamo impattare nella gara in un certo modo, senza avere fretta. È stata una gara da grandi, nel senso che la squadra ha accelerato nel secondo tempo e ha messo il Torino nella propria metà campo. Se la posizione di Nainggolan è un anticipo di come andrà a giocare Schick? La gara di Moreno? È molto interessante la cosa che hai detto perché si lega a questo, ma si lega anche alle caratteristiche di certi giocatori: avendo Ünder e non avendo El Shaarawy e Perotti insieme ti fa lavorare in maniera differente. È un modo anche per sorprendere gli avversari cercando di cambiare le situazioni. Oggi non avevamo il vantaggio della freschezza fisica e mentale, mi è piaciuto il comportamento della squadra. Siamo stati poco puliti, aggressivi, siamo stati lì davanti e abbiamo messo spesso in fuorigioco gli avversari. Hector Moreno dal punto di vista tattico è stato sempre in partita, ha letto bene diverse situazioni, era abituato a giocare molto con l’uomo, adesso gioca con la linea e per noi è importantissimo. Che segnale ha lanciato la Roma alla classifica? La nostra grande forza deve essere l’equilibrio, abbiamo vinto una partita che volevamo vincere, come vogliamo vincere anche mercoledì, ma vi assicuro che non ci sono partite facili. Quello che è successo nel secondo tempo col Napoli e nella partita di Londra ci deve dare forza e consapevolezza, questa è la continuità di risultati. I segnali servono agli altri, a me interessano quelli che arrivano dentro alla mia squadra, non tanto per l’ambiente esterno, ma per il mio ambiente, per far credere ancora di più ai ragazzi nei mezzi che abbiamo. Un altro aspetto di rilievo è far sentire tutti importanti, che è quello che voglio io. Quando parlo di due titolari per ruolo non lo dico per scherzo, sto dimostrando che ci credo veramente e i risultati sono convinto che ci daranno ragione. C’è un motivo per l’abbraccio tra Kolarov e Tomei? 
Adesso mi informerò e non si deve più permettere (ride, ndr). Non lo so, non gliel’ho chiesto, ma non mi interessa in questo momento. L’importante è che abbia fatto gol. Deluso dal Torino? Io ho guardato la mia squadra, loro giocano quasi con 4 attaccanti di ruolo, anche se stanno sulla trequarti. Noi nonostante questo abbiamo accettato anche l’uno contro uno, questo è sintomo di grande forza, forse a loro ha tolto qualcosina. Il Toro è una delle prime squadre come possesso palla. Abbiamo cercato come prima idea di toglierglielo, di far rinviare spesso il loro portiere, spesso ha lanciato lungo. Sono segnali importanti di mentalità, trovo grandi meriti nel nostro atteggiamento di squadra nonostante non fossimo brillanti. Il Toro è una squadra che ha dei mezzi importanti, col Verona poteva vincere la partita, secondo me è stato sfortunato anche a rimanere in 10 gli ultimi minuti, poteva avere qualche punto in più, ma è una squadra con dei mezzi importanti. Sono convinto che molte squadre soffriranno in questo campo".