Di Francesco: "C'è ancora molto da lavorare. Contro il Tottenham mi aspetto una crescita di squadra"

25.07.2017 10:18 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "C'è ancora molto da lavorare. Contro il Tottenham mi aspetto una crescita di squadra"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato a Roma Radio, alla vigilia del match contro il Tottenham.

Sono passati 16 giorni dall'inizio della preparazione
"Abbiamo messo un po' di allenamenti nelle gambe, ma c'è molto da lavorare. Mi piace la disponibilità dei ragazzi per apprendere quelli che sono i miei desideri". 

Lei lavora molto sul particolare?
"Penso che il particolare faccia sempre la differenza, specie in una squadra importante. Curare ogni particolare penso che possa dare loro qualche certezza in più. Stiamo facendo questo al momento, unendo la grande intensità nel lavoro". 

Soddifsatto quindi?
"Sono contento. Per essere soddisfatto manca del tempo. C'è tanto da lavorare, ma lo sapevo in partenza. Si può crescere come squadra e dal punto di vista offensivo". 

L'arrivo dei Nazionali?
"Ci sono delle qualità individuali importanti. Gli ho chiesto di eseguire un programma di lavoro 5 giorni prima del raduno, perché in una tournéè come questa, dove ci sono partite importanti si rischiava di fare figuracce". 

Cosa si aspetta dalla gara contro il Tottenham?
"La crescita dal punto di vista tattico e di compattezza di squadra. Mi auguro un manovra più fluida, come non si è visto contro il PSG". 

Mercato?
"Quello che ci siamo prefissati inizialmente. La società e il direttore stanno lavorando bene. Quando si vuol far crescere un gruppo bisogna mettere doppi giocatori per ogni ruolo, mettendo anche della competività". 

Non ci sono solo 11 titolari?
"Dobbiamo partire con questo pensiero. Dico solo che nel calcio è più facile allenare i titolari che quelli che non giocano. Fisiologicamente è quasi impossibile fare 3 partite consecutive. Per questo cercheremo di mettere più giocatori possibili di livello all'interno di questa squadra". 

Giovani?
"Li alleno come se fossero dei titolari. Poi quando alla fine dimostra di poterci stare con i grandi, parlo dei giovani, sono convinto che l'occasione gliela do".