De Sisti: "Arrivare quarti per dare un senso alla stagione. Il derby non si può perdere"
Intervenuto questa mattina nel programma radio Roma Caffè sulle frequenze di Power Station 100.5, l'ex calciatore ed allenatore Giancarlo "Picchio" De Sisti, ha rilasciato un'intervista per commentare il difficile momento della Roma. Ecco alcuni passaggi della lunga intervista rilasciata: “Il senso alla stagione si può dare ormai vincendo e cercando con ogni forza di arrivare quarti. Solo questo potrebbe essere un senso logico di questa stagione cosi tormentata; dall’altra parte le partite bisogna giocarle, gli obiettivi c’erano e bisognava inseguirli e perseguirli. La situazione della Roma non è mai stata idilliaca vista da fuori, situazioni di spogliatoio e gestionali non credo erano quelle propizie per fare una grande stagione”.
Sul derby: "La Roma non deve perdere il derby, perché prima di tutto si allontanerebbe la speranza di entrare nelle prima quattro, e poi avrebbe dei risvolti negativi in caso di sconfitta come ben sapete tutti. Sicuramente le ambizioni di Roma e Lazio ad inizio stagione erano differenti."
Alla domanda cosa ci rimane da salvare di questa stagione “Picchio” risponde così: Non so quanto gli americani conoscano le faccende a Trigoria e non so con chi vorranno confrontarsi per sapere di più ed avere una linea precisa di quello che sta accadendo. C’è da fare un pò di pulizia, c’è chi campa di rendita dentro questa società ed è chiaro che una nuova gestione debba operare per cambiare un po’ tutto, non solo i calciatori."
Su Totti: Partendo da lui bisogna capire che squadra sarà il prossimo anno, anche perché se da un lato è una fase calante della sua carriera dall’altro ti rendi conto che ci sono dei momenti in cui fa la differenza. Bisogna capire se tutto verrà incentrato intorno a Totti ancora una stagione”.
Su De Rossi: "Sta vivendo la sua peggiore stagione, deve riprendersi il prima possibile. Bisogna chiedersi seriamente cosa gli sta succedendo, io lo vedo sempre molto teso, si arrabbia troppo. Io credo che lui è uno che dovrebbe divertirsi quando gioca, perché non gli manca nulla per esser un grande calciatore moderno. Sono due anni che non riesce a far quadrare i conti. E’ ora di capire se con le bandiere si può andare avanti o no”.
Sullo spogliatoio: "Non è certo un posto idilliaco, le litigate ci possono stare, però gli americani dovranno fare una accurata radiografia di tutto quello che sta succedendo a Roma in questi periodi. Valutare ciò che va e ciò che non va, senza guardare in faccia nessuno. Non possono deludere la gente, per ripartire bisogna ripulire."
Sui tifosi: "I nostri sono fantastici, meritano molto di più. E’ gente unica che riesce ad esaltasi se arriva Adriano. Però poi prendono sempre qualche brutta cantonata e non è giusto”.
Sui suoi derby giocati: “E’ bello segnare in un derby. È da sognatori. Ho fatto una buona carriera a Roma, anche se sono andato via troppo presto e sono tornato troppo tardi. La nostra comunque non era una grande Roma da primi posti e i derby erano fondamentali nella stagione. Sono uno dei pochi romani, di Roma proprio, ad aver segnato in un derby e ad averlo deciso”.
L’uomo derby: “Totti l’ha sempre sentito molto e speriamo questa volta riesca a viverlo da protagonista”.