De Sanctis: "Continueremo a lavorare con determinazione, vogliamo toglierci soddisfazioni. Garcia? Persona di un'intelligenza superiore. Totti? E' fantastico"
Nel corso del programma "Tiki Taka", in onda su Italia Uno e condotto da Pierluigi Pardo, è intervenuto il portiere della Roma Morgan De Sanctis. Queste le sue parole.
"Come si vive a Roma? Tutto quello che sta succedendo è meraviglioso, non era preventivato ma meritato. La squadra ha iniziato a lavorare per fare qualcosa di importante, ma nemmeno il più ottimista si sarebbe aspettato nove vittorie consecutive. Continueremo a lavorare, è il nostro obiettivo.
La mia esultanza? E' stata una bellissima vittoria, sofferta e insperata, loro hanno giocato bene. E' successo che quando siamo rimasti in dieci abbiamo giocato meglio, abbiamo sofferto pochissimo, siamo stati bravi ad approfittare del contropiede con Bradley protagonista. Siamo tutti numeri uno, ma il percorso è lungo è tortuoso. Dobbiamo lavorare con determinazione perché vogliamo toglierci delle soddisfazioni. I tifosi a Fiumicino? Si sono fatti sentire, quello che più conta è che dobbiamo continuare a vincere. Loro vogliono essere rappresentati in maniera forte e orgogliosa, quello è l'obiettivo di inizio stagione e quello sta succedendo. E' assolutamente legittimo, da parte loro, godere di questi attimi e di farlo in maniera libera e divertita. Chi non può vivere di felicità parziali siamo noi, dobbiamo guardare a tutta la stagione, il cammino è lungo e tortuoso.
Il segreto di questa Roma? E' la compattezza, la squadra ha una grande capacità di sacrificio, una grande organizzazione e interpreti validi. Non si può prescindere dalla collettivo in tutte le fasi della partita. La Roma in queste prime nove partite c'è riuscita e deve riuscirci fino alla fine della stagione. Le polemiche con l'Udinese per i festeggiamenti di ieri? Qualcuno ha voluto strumentalizzare la mia esultanza. Purtorppo io nell'Udinese non ho lasciato un ricordo positivo per quello che è successo alla fine, però ho avuto dei problemi con la società e non con i tifosi, qualcuno è stato bravo a strumentalizzare. I tifosi non capiscono fino in fondo e si continua così con me. La vittoria di ieri è stato elemento di malcontento per qualcuno che ha dovuto girare il coltello nella piaga, io sono stato benissimo lì e ancora mi rode per le contestazioni che subisco quando vado al Friuli. I complimenti di Fisichella? Voglio ringraziarlo pubblicamente per i complimenti che mi ha fatto. E' un momento intenso, di felicità, che ti appaga del lavoro che fai quotidianamente con la squadra. Non dobbiamo abbassare mai la guardia.
Un aggettivo su Totti? Con Francesco sono cresciuto fino alle Nazionali giovanili, poi lui ha avuto una crescita repentina. Sempre da avversario, con rispetto, ammirazione e la soddisfazione di aver avere avuto l'opportunità di giocare con lui. Quello che più mi ha impressionato è la sua capacità di relazionarsi quotidianamente con tutti, dai più grandi ai più giovani. Francesco è Francesco, come compagno è fantastico, al di fuori si vive con sudditanza la sua grandezza, ma all'interno dello spogliatoio è un ragazzo eccezionale.
La forza di Garcia? L'impatto che ho avuto con lui è stato fantastico, molto probabilmente non solo per me. E' una persona di un'intelligenza superiore e questo lo porta ad avere un buon rapporto con tutti e a relazionarsi con l'interlocutore in maniera privilegiata. La grande capacità che ha avuto è quella di aver assunto, in pochissimo tempo, una proprietà di linguaggio che gli permette di essere chiaro a tutti i livelli: giocatori, tifosi, giornalisti, società, insomma è uno spettacolo. E' un allenatore ulteriormente preparato perché fa un grandissimo lavoro sul campo.
Sulle parole del presidente del Napoli De Laurentiis: "Le parole del presidente sono giustissime. Mi fa piacere sentire queste cose perché tanti avevano strumentalizzato la mia cessione. Avevo intravisto l'investimento fatto su Rafael, ragazzo di grandi qualità, come una situazione che probabilmente non mi avrebbe messo nelle condizioni di essere artefice del mio destino, cosa che invece era stata impostata al rinnovo del mio contratto a gennaio. Rispetto a questa cosa qui ho avuto l'opportunità di firmare con la Roma, che aveva un progetto importante, ho chiesto la disponibilità al presidente e all'allenatore. Poi ci sono stati dei passaggi complicati, personali, e spero che rimangano tali. Però è stato fatto tutto in maniera regolare e che ha reso tutti felici. Io sto bene qui a Roma, loro hanno un grande portiere come Reina e hanno uno fortissimo per il futuro come Rafael.
Il terzo gol subìto dal Milan ieri a Parma? La percezione del fatto che il pallone si sposti di otto metri non la puoi avere. E' tutta responsabilità dei ragazzi che stavano in barriera, a quel punto era difficile intervenire per il portiere.
Io o Buffon? Nessuno deve avvicinarsi a Gigi perché poi c'è subito una discesa repentina. Lui è qualcosa di più di un collega, è un amico".