Collovati: "Non possiamo imputare le reti subite solo a Pau Lopez. Caso Dzeko-Fonseca gestito male"

13.02.2021 19:10 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Collovati: "Non possiamo imputare le reti subite solo a Pau Lopez. Caso Dzeko-Fonseca gestito male"
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© foto di Federico De Luca

Fulvo Collovati, doppio ex di Roma e Udinese, è stato intervistato nel corso della trasmissione "Bar Forza Lupi" all'interno di Centro Suono Sport:

Che effetto ti fa vedere Milan e Inter in testa?
“I rossoneri sono la più grande sorpresa del campionato, è fuori discussione. È in testa da inizio campionato, è una squadra che non è crollata ed è cresciuto attorno a Ibrahimovic, ha tanti giovani forti come Leao, Calabria, poi c’è Calhanoglu che è un giocatore fondamentale. È sorprendente che sia durato così, ma gioca un ottimo calcio. L’Inter si sapeva fosse forte, dopo l’eliminazione dalla Champions League e quella dalla Coppa Italia, proverà a vincere lo scudetto. Con questa situazione legata al COVID-19 c’è più equilibrio, è un campionato un po’ condizionato dal COVID-19. Secondo me ha deluso il Napoli, la Roma ha deluso negli scontri diretti, non ha mai vinto e forse queste due squadre hanno un po’ mancato le aspettative”.

Perché la difesa della Roma prende tanti gol?
“Può essere un atteggiamento collettivo, la fase difensiva non è più legata al singolo difensore, ma alla squadra. Ai miei tempi c’erano centrocampisti che avevano predisposizione a difendere e aiutavano noi difensori. La Roma ha commesso troppi errori individuali, Fonseca conosce la Roma meglio di me ma hanno commesso errori individuali da far paura, la Roma sta pagando quello. Se prendi 35 gol, non è un caso, ci sono tanti errori singoli da parte dei difensori e di tutto il reparto. Ci sono state delle assenze, però è una squadra che mi è sembrata fragile in alcune circostanze”.

Pau Lopez titolare?
“Un portiere che non dà sicurezza può influire, sicuramente non è all’altezza di Handanovic o Donnarumma, però non possiamo imputare solo a lui le 35 reti subite dalla Roma. Per esempio, anche Handanovic ha vissuto delle critiche in casa Inter, però la difesa funziona e stanno lottando per lo scudetto. Addossare in toto la responsabilità a Pau Lopez mi sembra riduttivo, poi la società valuterà”.

Che impressioni hai di Fonseca e dei Friedkin?
“Non conosco la nuova proprietà e non conosco Fonseca, ma conosco molto bene l’ambiente romano. Sembrava che Fonseca dovesse essere cacciato, poi si è ripreso, ora è di nuovo da esonerare. In tutte le cose ci vuole equilibrio, è un buon allenatore poi dall’esterno posso dire che un calciatore come Dzeko non si lascia mai fuori. Ho vissuto la realtà dello spogliatoio ed è sacro, ci sono 25 giocatori e bisogna essere leali con tutti. All’Atalanta, per esempio, Gasperini ha avuto la meglio e Gomez è stato ceduto. Non so quale sarà il futuro di Dzeko, dall’esterno non è stato bello vedere Dzeko trattato in questa maniera, non è stata gestita bene. Ora girano pochi soldi, altrimenti penso sarebbe stato già ceduto”.

La tua esperienza alla Roma?
“Erano altre epoche, solo un pazzo potrebbe dire che a Roma stai male. Ho giocato solo due anni a Roma, ma sono stato bene, poi ho scelto di tornare a Milano perché era giusto tornare nella città dove sono nato. Nel mio primo anno abbiamo fatto anche molto bene, siamo arrivati terzi dietro al Napoli di Maradona e stava nascendo il Milan di van Basten, Gullit e Sacchi. Non erano anni facili, siamo arrivati terzi e poi settimi. Arrivare oggi terzi sarebbe arrivare in Champions League, il calcio è cambiato molto però mi piace ricordare un ambiente che ho amato con tutto il cuore”.