Cappioli: "Il derby una grossa occasione per affondarli"

01.03.2019 14:29 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Cappioli: "Il derby una grossa occasione per affondarli"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'ex centrocampista della Roma Massimiliano Cappioli ha parlato ai microfoni de Il Romanista. Di seguito uno stralcio dell'intervista.

Sabato c'è il derby...
"Una grossa occasione per affondarli".

Sei molto fiducioso?
"Possiamo estrometterli definitivamente dalla corsa Champions e ribadire la nostra supremazia ancora una volta. Se la Roma farà quello che sa fare potrà vincere anche questo derby".

Chi può decidere il derby?
"Sarò scontato, ma dico Dzeko. Se sta bene può segnare in qualsiasi momento della partita e in tanti modi diversi, col destro, col sinistro, di testa: è un attaccante davvero completo. Poi sono curioso di vedere come giocherà il giovane Zaniolo: il primo derby è sempre particolare, si può accusare la tensione più del dovuto, ma lui con l'esordio in Champions contro il Real ha già ampiamente bruciato le tappe. Decisivo potrà essere anche De Rossi: lo è sempre per quello che rappresenta".

Non conta soltanto l'aspetto tecnico...
"Anima, cuore e carattere sono ugualmente importanti. La mia Roma vinse il derby contro un avversario forte grazie proprio a questi fattori".

Cosa fu determinante?
"Mazzone. E torniamo ancora al concetto di romanità. Lo sentiva tanto il derby: prima di quella partita ormai lo sanno tutti cosa fece. Ogni giorno si presentava con articoli di giornale in cui ci davano per spacciati, sembrava che non dovessimo neanche scendere in campo tanto avremmo perso con un risultato pesante. Il mister ci diede una carica particolare, che solo un romano poteva darci in quel modo".

Ci fu una festa particolare dopo quel 3-0?
"Io festeggiai molto anche perché segnai, sotto la Curva Sud. Fu un momento indimenticabile. Ricordo che dopo la partita con il pullman della squadra, prima di tornare a Trigoria, passammo a Testaccio, quando in auto si poteva andare quasi dove si voleva: passammo tra i tifosi, fu molto bello. Era un'usanza, una tradizione, una nostra peculiarità".