Boniek: "Alla Roma manca concentrazione, i dirigenti devono intervenire"
Zbigniew Boniek, ex calciatore della Roma e attuale presidente della Federcalcio polacca, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, analizzando il momento dei giallorossi. Ecco le sue dichiarazioni: "È abbastanza complicato capire il motivo di questo andamento altalenante della Roma. Alternare queste prestazioni ottime ad altre prove opache, forse è legato alla mancanza di concentrazione e in questo senso chi sta intorno alla squadra, mi riferisco soprattutto ai dirigenti dell’area sportiva, devono intervenire per mantenere alta la tensione nel lavoro quotidiano che si fa a Trigoria. È chiaro che ci sono state delle cessioni che possono incidere sul rendimento assoluto della squadra, ma il gruppo poi si è espresso ad alti livelli in alcune partite. Di Francesco ha il sacrosanto diritto di esprimersi in un certo modo sulla squadra, non può parlare solo bene dei calciatori, poi, oltre alle dichiarazioni, a me il mister piace, il calcio di oggi è diventato strano: si danno le colpe a tutti, agli allenatori, ai dirigenti, all’ambiente, ma mai ai calciatori.
Con la Spal non serviva Di Francesco, serviva maggiore concentrazione da parte dei calciatori, il mister poteva anche andare al ‘Bar del Tennis’, se i suoi calciatori avessero avuto lo stesso atteggiamento mostrato in Champions". Poi si concentra su Dzeko, a cui è stato accostato il soprannome "bello di notte", che Boniek in passato ricevette dal presidente Agnelli: "Per cedere i diritti del mio soprannome a Edin, non basta la splendida gara col Cska: se ci promette che porta la Roma in finale di Champions, allora condividerò con lui questo soprannome storico”.