Bonetti: "Non c'è differenza sul campo tra Roma e Juventus, dipenderà da voglia e aggressività"
Dario Bonetti, doppio ex di Roma e Juventus, ha parlato ai microfoni di Roma Radio.
La rovesciata di Pruzzo è Il gol della storia della Roma?
"Roberto ne ha fatti tanti di gol, ovvio che quello, in uno scontro diretto, è stato un gol importantissimo, ci ha dato la chance di restare in corsa per il titolo".
Cosa ricordi di quella doppia esperienza alla Roma?
"Ho tantissimi bei ricordi e un dolore mai superato per quella finale maledetta. Quello avrebbe potuto cambiare la storia della Roma. Riaffiora anche un po' di rabbia, la Roma poteva vincere 3-4 scudetti in quel periodo".
Che ricordo hai del presidente Viola?
"Un ricordo eccezionale, era un secondo padre. Tutte le volte che penso a lui penso a quella sera a Torino, quando è mancato. Ho avuto la sensazione fortissima di chiamarlo, vidi che era tardi e non lo feci. Al mattino arrivando al campo mi dissero che era mancato. Mi ha dato una grande possibilità di venire a Roma, ci fu rammarico perché lasciai la Roma per motivi non calcisici. Ho tanti bei ricordi, insomma. Se devo pensare a una famiglia penso alla Roma, è come aver lasciato una donna di cui eri pazzamente innamorato per una sciocchezza".
Hai capito qualcosa di più da allenatore?
"Sicuramente sì. La differenza tra un buon giocatore e un campione è la maturità, è capire cose che possono fare la differenza sul piano del rendimento, come allenarsi, come riposare, avere una mentalità vincente. Quella che ha la Juventus adesso, che raggruppa tante qualità. Un'attitudine quotidiana che ti porta a ottenere risultati".
Si respira davvero un'aria diversa?
"Non è una leggenda metropolitana, è realtà. Lì il giocatore fa il giocatore, sa che se vuole continuare a far parte del gruppo deve lavorare".
Domenica c'è Juventus-Roma, per molto gara dal pronostico chiuso. Partita scritta?
"Assolutamente no, la Roma è una squadra di grande qualità. Non c'è differenza sul campo, la Roma ha qualcosa di più in alcuni reparti e la Roma in altri, dipenderà dalla voglia, dalla capacità, dall'aggressività".
Dario Bonetti al posto di Spalletti su cosa punterebbe?
"Sicuramente sui tifosi, se torneranno a sostenere la squadra. Sono ragazzi giovani che hanno necessità di avere calore per esprimere le loro qualità. La Roma in partita secca può battere chiunque".
Hai molta stima del tasso tecnico della Roma...
"C'è tanta qualità, poi c'è qualche giocatore che non ha reso per quel che poteva dare".
Che opinioni hai di Luciano Spalletti?
"Sicuramente è uno dei grandi allenatori che abbiamo. Però contano i risultati, se vinci sei bravo, se non vinci puoi ancora crescere. Ma so che non è così, ci son tanti allenatori che non riescono a emergere perché non allenano grandi squadre. Bisogna essere competenti e disporre di grandi giocatori, altrimenti non vinci".