Coppitelli: "C'era paura di perdere ancora ai rigori, volevamo vincerla prima e ci siamo riusciti"
Coppitelli a Rai Sport
“Una partita faticosa, siamo contenti. Ci sono poche parole per descrivere la gioia che proviamo. È stata una gara difficile, venivamo da una grandissima partita col Milan, non siamo stati lucidi… (viene interrotto dai giocatori che festeggiano, ndr). Abbiamo pagato un pochino quella gara, oggi non abbiamo fatto quel che siamo abituati a fare, complimenti anche all’Empoli, ma penso che alla fine abbiamo tirato fuori un grande risultato. Loro sono contenti, è un gruppo che due anni fa ha perso lo scudetto ai rigori, volevano vincerla prima. C’era paura di perdere un altro scudetto ai rigori, oggi abbiamo fatto una prestazione peggiore di quella volta, siamo stati bravi a tener duro, complimenti all’avversario. Nelle finali la lucidità è difficile da trovare, ci stava sfilando via lo scudetto nel momento in cui stavamo premendo. Sono due gruppi che hanno fatto due finali scudetto, la capacità di sapere che la partita finisce al fischio dell’arbitro è stata l’arma in più. I cambi nel finale? Bordin è uscito per un problema fisico”.
Coppitelli a Roma TV
"Non ci si abitua mai alle finali, questa è stata veramente dura per tutti. Siamo contenti, è qualcosa di magnifico. È un traguardo stupendo per la Società che ha lavorato molto bene e per lo staff tecnico: un allenatore non è nulla senza i ragazzi e senza i suoi collaboratori. Ieri avevo captato un po’ di paura da parte dei ragazzi e si è vista sul campo, ma per fortuna ce l’abbiamo fatta. Ci vuole cuore per vincere in questo modo, le partite hanno sempre degli snodi, dei momenti in cui devi dimostrare di essere squadra. Ed è quello che abbiamo fatto anche noi. Due anni fa abbiamo perso per un episodio con questo gruppo, quest’anno invece ce l’abbiamo fatta. Io devo ancora riprendermi dal gol dell’Empoli, ma il nostro gruppo per fortuna è eccezionale. Quest’anno abbiamo superato tante difficoltà, facendo un cammino pazzesco: questo vuol dire che i ragazzi sono cresciuti, che è la cosa più importante. Oggi in campo c’erano tanti classe ’99? E questo vuol dire che la Società lavora benissimo. Spesso si pensa al risultato come obiettivo finale, ma il nostro cammino passa solo per la crescita dei ragazzi”.