Thomas Muller, professione fuoriclasse
Ha compiuto ventuno anni l'altroieri, e fino a pochi mesi fa il suo nome era sconosciuto alla stragrande maggioranza degli appassionati di calcio, compresi quelli che hanno un debole per il campionato storicamente dominato dal Bayern Monaco. Ed è proprio con i bavaresi che Thomas Muller, una delle rivelazioni del calcio mondiale dell'ultima stagione, ha saputo imporsi in palcoscenici in cui anche il più navigato dei campioni si sarebbe mosso con circospezione: "scoperto" da Van Gaal dopo alcune presenze in prima squadra nella stagione 2008/09 (durante la quale aveva militato nella squadra B del Bayern, che milita in terza serie), Muller è diventato a sorpresa titolare fisso della squadra che ha conteso all'Inter la Champions League, non sfigurando affatto accanto a mostri sacri del calibro di Robben e Ribery.
In Bundesliga e Champions questo ragazzo dalla corsa poco aggraziata ma senza soluzione di continuità ha saputo imporsi come pochi altri in passato, disputando una stagione da protagonista assoluto. 34 presenze e 13 gol in campionato, 12 volte in Champions con 2 gol: Muller è stato un elemento fondamentale della quasi trionfale stagione del Bayern, e il suo rendimento ha convinto il CT della Germania Low a puntare su di lui per il Mondiale sudafricano: mai scelta fu più azzeccata, come dimostrato dalle prestazioni dell'attaccante di Weilheim, che si è addirittura laureato capocannoniere della manifestazione (5 gol e 3 assist), oltre ad ottenere il titolo di miglior giovane. I calciofili tedeschi ancora oggi si chiedono come sarebbe andata a finire la semifinale con la Spagna se Muller non avesse dovuto dare forfait per squalifica.
Nel Bayern come con la Germania Muller può ricoprire tutti i ruoli del fronte d'attacco, grazie alla sua duttilità e al suo spirito di abnegazione che ne fanno un vero prototipo del calcio moderno. Una grande intelligenza tattica completa il quadro, rendendo il giovane fuoriclasse tedesco uno dei giocatori più attesi della Champions League 2010/2011 che per il Bayern comincerà stasera all'Allianz Arena contro la Roma. Uno come Muller, lo si è capito negli ultimi 12 mesi, non ha paura di niente: nella sfida alla Roma l'assenza di Ribery e Robben lo carica ancora di più di, gradite, responsabilità.