Romulus e Remus
Sono passate da poco le 18:00 e il profilo Twitter della Roma annuncia il passaggio di proprietà: "UFFICIALE: il Friedkin Group è il nuovo proprietario dell’AS Roma". Cessa dunque il 17 agosto 2020 l'era Pallotta. La presidenza che ha avuto il compito, da comunicato dell'ormai ex presidente, di iniziare il processo di internazionalizzazione del club. Da oggi c'è un nuovo sceriffo in città. Già proprio la presenza nella Capitale, per molti una delle pecche principali di Pallotta, è stata messa nero su bianco nel primo comunicato da nuovo proprietario del club da parte del Friedkin Group: "Saremo molto presenti a Roma, una città che occupa un posto speciale nei nostri cuori". Dan Friedkin (Presidente), Ryan Friedkin, Marc Watts, Eric Williamson e Ana Dunkel. Questi sono i nuovi amministratori del club che avranno il compito di "renderlo uno dei principali nomi nell’universo calcistico”.
Singolare il nome scelto per la società creata per l'acquisizione del club: Romulus and Remus Investments LLC. Passando a quel che sarà del futuro della squadra, fondamentalmente il grande punto interrogativo dei tifosi, Friedkin ha definito già la strategia: "Privilegiare un approccio di investimento sostenibile e a lungo termine piuttosto che soluzioni rapide di dubbia durata". Bisognerà capire se, tradotto in operazioni di mercato, la linea che seguirà il club sarà quella già tracciata dalla scorsa presidenza con investimenti di giovani calciatori (che generano plusvalenze) o se quel "lungo termine" (unità di misura temporale che nel calcio è di difficile attuazione) preveda investimenti di giocatori già pronti che possano essere inseriti in un progetto tecnico senza stravolgimenti su base annuale. Quel "piuttosto che soluzioni rapide" tuttavia riporta con i piedi per terra chi magari sognava un colpo, di quelli con la C maiuscola, di benvenuto. Curiosando tra i vari comunicati, una sorta di continuazione dell'editoriale "Il primo compito di Friedkin" si trovano quelli che sono gli obiettivi della nuova proprietà:
1) allestire una squadra in grado di competere per le prime posizioni nel campionato nazionale e nelle competizioni internazionali;
2) introdurre una strategia disciplinata in relazione all’acquisto, sviluppo e cessione dei calciatori al fine di assicurare la solidità finanziaria a lungo termine del club;
3) continuare a rafforzare la percezione e la visibilità internazionale del brand AS Roma,
4) valutare tutte le opzioni praticabili in relazione alla costruzione del nuovo stadio;
5) espandere la relazione con i tifosi del club a livello mondiale, offrendo opportunità di coinvolgimento e interazione con il club sempre maggiori, anche attraverso l’utilizzo di canali digitali;
6) lavorare con i proprietari degli altri clubs della Serie A ed Europei, nonché con gli organi di governo calcistico, al fine di massimizzare l’attrattività globale e il valore della Serie A e delle competizioni internazionali.
Terminata la lunga gestazione che ha portato al passaggio di proprietà, da domani è già tempo di iniziare a lavorare in maniera ufficiale per conseguire quanto prefissato.