Roma-Torino 1-2 - Da Zero a Dieci - Il tiro dello zero a zero e gli errori di Di Francesco

21.12.2017 22:29 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci
Roma-Torino 1-2 - Da Zero a Dieci - Il tiro dello zero a zero e gli errori di Di Francesco
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

0 – Il tiro dello zero a zero affligge da un po' di tempo la rosa giallorossa. Quel tiro da buona posizione che, però, finisce stancamente tra le braccia del portiere. O in curva. Quanti ne abbiamo visti ieri?

1 – Il primo obiettivo sfumato della stagione. Nulla di irreparabile (tanto la Roma sembra aver rinunciato da anni ad andare avanti in Coppa Italia) però non si può nemmeno sottovalutare la flessione che la squadra sta avendo nelle ultime settimane.

2 – I legni presi, tanto per mantenere l'abitudine ovviamente.

3 – Gli errori di Di Francesco. L'eccessivo turn over, l'aver parlato di una buona prestazione e l'aver citato la sfortuna. Non che siano affermazioni totalmente false ma la Roma, per una buona ora di gioco, è stata talmente tanto molle da non risultare vera. La sfortuna c'è, è evidente, ma non puoi permetterti di giocare in quel modo per gran parte dell'incontro e né di sprecare ogni volta così tante azioni. Sta diventando un vizio.

4 – Il voto all'atteggiamento della squadra nella prima parte di gara.

5 - Si attesta al 52,6% la precisione dei tiri contro il 77,8% del Torino.

6 – Più che sufficiente la partita di Schick. Manca ancora di brillantezza, ovviamente, ma ha compensato con tanta cattiveria e determinazione. Ha preso un palo, ha fatto un gol, ha lottato.

7 – Tre le vittorie nelle ultime sette partite: contro Cagliar, Spal e Qarabag. Di queste, solo la vittoria contro il club di Ferrara è stata netta e convincente.

8 – La domanda sorge spontanea: perché Perotti non ha calciato il rigore?

9 – La domanda, anche qui, sorge spontanea: perché Dzeko ha tirato il rigore?

10 – 100 – 1000 i tiri necessari per segnare un gol. Cinismo cercasi, astenersi perditempo.