Roma-Porto 2-1 - Da Zero a Dieci - Il destino di Zaniolo, i pensieri al ritorno e la fase difensiva

13.02.2019 17:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Roma-Porto 2-1 - Da Zero a Dieci - Il destino di Zaniolo, i pensieri al ritorno e la fase difensiva
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0 - I pensieri alla gara di ritorno da avere da oggi fino alle 22:30 del 2 marzo, giorno del derby contro la Lazio. Bologna e Frosinone prima dello scontro diretto per la Champions League che verrà, con la stessa concentrazione vista contro il Porto.

1 - Il punto percentuale in chiave qualificazione assegnato in più da De Rossi alla Roma a fine gara, determinato dal vantaggio di meno di un gol con cui la Roma si presenterà al Dragão il 6 marzo. Eliminatoria più che in bilico, ma viva: a priori, in molti avrebbero firmato, visti i chiari di luna della Roma in questa stagione.

2 - I primi due gol in Champions League per Nicolò Zaniolo, maglia 22, due volte 2. Un numero nel destino di un ragazzo (19 anni, 7 mesi, 10 giorni ieri sera) che entra nella storia della Coppa dei Campioni: lui che campione (ancora, forse) non è e che tutti da queste parti sperano possa diventarlo dentro il GRA. Monchi è avvisato.

3 - Arrotondando, i milioni incassati al botteghino dalla vendita dei biglietti di Roma-Porto. Gioisce anche il bilancio.

4 - I quattro difensori sono i responsabili nominali della fase difensiva, compito però di tutta la squadra. Che, ancora, non dà certezze quando si tratta di proteggere la propria porta giocandole vicino piuttosto che impedire che sia attaccata standone lontano: una situazione da mettere a punto, vista la situazione di punteggio da cui si parte.

5 - Edin Džeko ha interrotto la sua serie di reti consecutive in gare a eliminazione diretta in Champions League, fermandosi a cinque. È l’unica cattiva notizia della sua prestazione, del livello di quelle dei grandi attaccanti della competizione più importante, catalizzatore di palloni di complicato controllo, minaccia continua della linea avversaria, spalla decisiva del protagonista di serata. Imprescindibile.

6 - Erano sei prima e sono sei ora gli arbitri delle gare di Champions League: due di essi però occupavano una quasi inutile posizione oltre le linee di porta, adesso sono comodamente (si fa per dire) seduti davanti a un video. Per ora nessun intervento, più avanti magari ci troveremo a benedire la decisione di introdurre il VAR anche nelle competizioni UEFA.

7 - La Roma ha iniziato la partita con sette calciatori italiani in campo (si è poi aggiunto Davide Santon, subentrato dalla panchina): non accadeva in Champions League dal 15 settembre 2010, Bayern Monaco-Roma 2-0. Esito decisamente migliore di quella volta, con un po’ di sorpresa visto il momento storico del nostro calcio: da qui a parlare, per l’ennesima volta, di rinascita, ce ne passa tantissimo.

8 - Le gare degli ottavi di finale - tra completamento del turno di andata e inizio di quello di ritorno - che ci si potrà godere prima del secondo round tra Porto e Roma. Per ricordarsi quanto è bello giocare la Champions League e quanto è importante tornarci l’anno prossimo, quello successivo e quello dopo ancora.

9 - Cinque passaggi chiave e quattro tiri per Lorenzo Pellegrini: il totale fa 9, numero che dà l’idea della sua presenza nella partita.

10 - I numeri di un modulo, sommati, danno sempre 10: il 4-3-3, in questo periodo della stagione, sembra però essere il vestito più funzionale.