Napoli-Roma 2-4 - Da Zero a Dieci - Zero come le aspettative sulla Roma, il tacco di Mario Rui e le sette parate di Alisson

04.03.2018 22:26 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Napoli-Roma 2-4 - Da Zero a Dieci - Zero come le aspettative sulla Roma, il tacco di Mario Rui e le sette parate di Alisson
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0 – Zero aspettative, massimo risultato. Dopo tutte le critiche ricevute in settimana, tutti si aspettavano una reazione ed è arrivata.

1 – Il gol che ha cambiato il match. Quello di Dybala, che ha fiaccato e disorientato l'ambiente napoletano. Bravissima la Roma ad approfittarne, facendo la partita perfetta e ottenendo tre punti fondamentali.

2 – I due centrali, Fazio e Manolas, hanno faticato molto a leggere il movimento ad arretrare degli attaccanti, soprattutto di Insigne, che si sganciavano dalla marcatura per farsi trovare liberi tra i centrocampisti e i difensori giallorossi.

3 – Spesso criticati, ieri i tre centrocampisti sono stati praticamente perfetti. Molto bene De Rossi, bene Nainggolan, bene anche Strootman, e proprio questa è la migliore notizia probabilmente.

4 – A tutti quelli che hanno pensato che la squadra non seguisse Di Francesco. È sempre e solo stato un problema mentale e di mentalità. Che non è poco, intendiamoci.

5 – Cinque tiri in porta, quattro gol. Una volta tanto, il cinismo.

6 – I gol di Ünder nelle ultime sei partite. Sul pezzo.

7 – Le parate di Alisson su Insigne. Respinto, respinto, respinto, respinto, respinto, respinto, respinto. Insigne era molto provato a fine gara.

8 – Nei prossimi 8 giorni la Roma dovrà dimostrare di essere in convalescenza. Prima vincendo con il Torino dopo la sbornia della vittoria di Napoli, e poi nel ritorno di Champions contro lo Shakhtar.

9 – Al colpo di tacco di Mario Rui, in area, che ha smarcato alla perfezione Diego Perotti. Un gesto tecnico da non sottovalutare.

10 – Da 10 il movimento ad arretrare di Dzeko, che si libera dei suoi marcatori, prende palla e fa salire la squadra oppure serve, di prima, un compagno libero sulla corsa. Un lavoro preziosissimo, quasi più dei gol fatti.