Roma-Sampdoria 1-0 - Cosa dicono gli xG - Blucerchiati ridotti al minimo, Karsdorp in grande forma. GRAFICA!

04.01.2021 23:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Roma-Sampdoria 1-0 - Cosa dicono gli xG - Blucerchiati ridotti al minimo, Karsdorp in grande forma. GRAFICA!

Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Roma-Sampdoria, con i dati forniti da understat.com.

LA SAMP IN CINQUE TIRI - Partiamo dalla fine: il dato complessivo di 2,41 a 0,23 expected goals, in questo caso, è quello che sembra. L’unica occasione degna di nota della Sampdoria è infatti il colpo di testa tentato da Thorsby a 20 minuti dal 90 con un coefficiente di 0,13 xG, non minimo, ma neanche eccezionale. Per il resto, tre conclusioni impossibili o quasi di Quagliarella - una da 0,01, una da 0,02 e una da 0,06 xG - e il tiro tanto bello quanto difficile da realizzare di Candreva, anch’esso da 0,01 xG, ma tentato con una sua logica, viste le buone capacità balistiche dell’ex giocatore di Inter e Lazio che hanno infatti costretto Pau Lopez alla parata.

DUE TRANCHE - La Roma, invece, ha creato quattro occasioni degne di nota; una nel primo tempo, vale a dire la deviazione di petto di Mkhitaryan da 0,30 xG. Segnare un gol con una parte del corpo diversa dai piedi e dalla testa è sempre molto difficile, ma l’armeno era solo e in posizione centrale nell’area di rigore: qualora avesse colpito con una delle parti “classiche”, il coefficiente sarebbe stato più alto (e l’errore, quindi, più grave). Questa chance arriva in mezzo a una serie di 6 tiri effettuati in 8 minuti: gli altri sono tutte tra il basso e il bassissimo coefficiente, ma danno comunque seguito a una buona fase di gara della Roma, che però dal 17’ alla fine della  frazione produrrà soltanto un tiro velleitario di Džeko, oltre a due potenziali chance (un cross di Karsdorp ben indirizzato e un anticipo di Yoshida su Mkhitaryan) che non ingrossano il conteggio in quanto non ci sono conclusioni. La ripresa si apre con una grande occasione per Džeko, che può colpire di testa su un cross di Bruno Peres da molto vicino alla porta: gli 0,45 xG di coefficiente sono un po’ attenuati dalla marcatura di Colley che sposta il bosniaco. Episodio che resta isolato fino al minuto 62, quando si avvia una seconda tranche di pericoli creati dalla Roma: 7 conclusioni in 13 minuti, compresa quella da 0,48 xG trasformata da Džeko nel gol dell’1-0. Rete preceduta da due altri tiri percepiti come pericolosi, rubricati dagli xG però a conclusioni di basso valore: al 62' Smalling colpisce la traversa con un tentativo di testa in torsione valutato 0,07 xG, cinque minuti dopo Pellegrini può provare con il sinistro da dentro l'area di rigore sfiorando il palo, ma tra lui e la porta c'erano diversi giocatori della Sampdoria e questo abbassa il coefficiente a 0,05 xG.

DŽEKO IN DEBITO, KARSDORP ON FIRE -  Passando ad alcuni dati individuali, sommando i valori dei 5 tiri effettuati da Džeko si arriva a 1,23 xG generati: il numero 9 aggrava così il suo underperforming stagionale di 0,23, arrivando a un debito rispetto alle occasioni avute di 2,49 in 12 partite, media 0,20, leggermente peggiore di quella dello scorso anno, quando l’underperforming in campionato si è attestato a 5,15 (16 gol su tiri per 21,15 xG) in 35 partite, media 0,147. Il bosniaco non ha convertito in gol ben 8 conclusioni da 0,30 xG in su, 6 delle quali con valore maggiore di 0,40. L’altra faccia della medaglia è che la Roma, anche grazie al lavoro del suo centravanti, è quindi in grado di creare diverse occasioni ad alto coefficiente di xG. Il quarto assist di Rick Karsdorp, invece, fa parte di passaggi chiave in grado di generare tiri per 0,52 xG in totale nel match, un dato al di sopra della sua media stagionale di 0,30 per 90 minuti che certifica la sua buona partita in fase offensiva. Da quando è tornato dall’infortunio (il 26 ottobre, Milan-Roma 3-3), l’olandese è, inoltre, il quarto difensore del campionato per produzione di expected assist con 0,33 di media per 90 minuti, alle spalle di Luca Pellegrini (0,56), Federico Dimarco e Juan Cuadrado (0,34).

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