Coppa Italia, addio concomitanza ai quarti di finale
È stato sorteggiato quest’oggi il tabellone dell’edizione 2015/2016 della Coppa Italia, con la Roma, testa di serie numero 3, che entrerà in gioco dagli ottavi di finale dove potrebbe affrontare, in ogni caso all’Olimpico, una tra Chievo e Frosinone. Contestualmente, è stato pubblicato il nuovo regolamento della competizione, valido per le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 che va a sostituire quello in vigore nelle ultime tre stagioni, che aveva destato perplessità e sollevato polemiche nel punto 3.7, riguardante il campo di gara dei quarti di finale: "se due Società che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza di gare dei quarti di finale in casa, la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre l’altra subisce l’inversione del campo".
Nella stagione 2012/2013 questo punto finì infatti per penalizzare la Roma, che si trovò, da testa di serie migliore della Fiorentina, a dover giocare all’Artemio Franchi il suo match dei quarti di finale, giacché anche la Lazio, classificatasi meglio nella stagione precedente rispetto ai giallorossi, aveva il diritto di giocare all’Olimpico la sua gara contro il Catania, regola priva di qualunque ratio giacché le partite si svolsero in giorni diversi rendendo all’atto pratico possibile la loro disputa sullo stesso campo.
Nella nuova stesura del regolamento, tale passaggio è stato modificato, sempre al punto 3.7: “nel caso in cui, per effetto di quanto precede, due Società si trovino a disputare, nello stesso giorno solare, la propria gara interna dei quarti di finale sul medesimo campo, la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre l’altra subisce l’inversione del campo”. Quindi, basterà eventualmente programmare le due gare confliggenti in due giorni solari differenti per far sì che chi ha il diritto acquisito di giocare in casa lo mantenga senza alcun problema. Meglio tardi che mai.