Marchione: "Guardiola alla Roma? Potrebbe anche succedere"
E’ intervenuto ai microfoni di ReteSport Nunzio Marchione, agente di mercato e intermediario per il calcio sudamericano, che ha parlato di dei possibili innesti per la Roma provenienti da Argentina e dintornI: “Lamela? Premesso che Eric è un giocatore molto giovane, ha talento, tecnica qualità che abbina a un fisico impotante. Il mio parere è positivo, l’ho visto giocare parecchie volte anche quando era in prova a Barcellona. Quest’anno è esploso, ha trovato continuità in prima squadra. L’unica controindicazione è che è veramente molto giovane, ma il talento di Sabatini lo conosciamo tutti e i risultati gli danno ragione. Potrebbe far bene in una piazza particolare come quella di Roma. Concorrenza? Credo che il giocatore abbia molto mercato, si potrebbe adattare benissimo nel calcio spagnolo e quello italiano, ma penso che se la Roma va con decisione potrebbe essere una buona soluzione. Il ruolo di Lamela? E’ un mancino, ha il passo, salta l’uomo. Può giocare dietro le punte oppure largo a sinistra in una proiezione offensiva della posizione. Ha un bel fisico, quindi è molto adattabile al calcio italiano. Deve migliorare in fase realizzativa, ma se ricordiamo anche Pastore per l’Huracan… sono giocatori che hanno sempre l’ultimo passaggio, ha fatto pochi gol ma ne ha fatti fare tanti. E’ alto 183 centimetri. La questione dell’altezza conta molto, se andiamo a vedere la scelta di Sabatini con Pastore vediamo che è un numero 10 atipico, che fisicamente si fa rispettare. E’ una questione di filosofia di gioco. Altri nomi che possano fare al caso della Roma? Personalmente mi piace molto Galeano, difensore dell’Independiente. L’ho visto parecchie volte dal vivo, potrebbe raggiungere alti livelli. E’ un ’91, con tre anni di esperienza da titolare. Ogni tanto si fa vedere in zona gol, è già stato con la Nazionale. Avendo la Roma perso Mexes, visto anche il carattere del ragazzo, potrebbe essere davvero un bel colpo, vista anche la cifra non esagerata. Io lo porterei subito in Italia, si è già fatto abbastanza le ossa, è sufficientemente duro per l’Italia. Anche Paredes, trequartista giovane, brevilineo e più veloce di Riquelme, cui spesso è accostato.
In prospettiva è un talento. Il lavoro di Sabatini? Penso che sia uno dei direttori più preparati per quel che riguarda il Sudamerica. Apprezzo il suo labvoro perché anche io ho contatti in Sudamerica e adoro il lavoro che fanno per le giovanili. Non so in che modo stia lavorando per la Roma, sono convinto e sicuro che lo farà bene perché ha le capacità per affrontare un ottimo mercato in Sudamerica. Vedrei quelle che sono bene le possibilità economiche perché alcuni di questi giocatori sono cari, soprattutto gli argentini. Non è più possibile prendere un giocatore e pagarlo come Pastore per tanti motivi, poi c’è da differenziare tra comunitari e non, e questo è un grosso limite del mercato europeo. Se la Roma prendesse due nomi come Lamela e Galeano, lo auguro a tutti i tifosi della Roma per vedere un bel gioco. Ben venga quando in Italia arrivano giocatori di talento.” Marchione ha curato in passato anche gli interessi di Guillermo Burdisso, e spiega i problemi che il fratello di Nicolas ha avuto durante la sua permanenza nella Capitale: “Nel Rosario aveva fatto un ottimo campionato, ha un ottimo colpo di testa ed era stato anche capitano del Rosario. Arrivò anche la chiamata di Maradona in un’amichevole, in cui segnò. Sembrava un predestinato, anche perché Guillermo ha fisico ed è un professionista. Non credo che gli sia mancato nulla, gli avrei augurato di trovare più minuti, perché ti adatti al calcio di un altro paese quando lo giochi. Non si può fare una polemica perché tra Nicolas (Burdisso), Mexes e Juan è difficile trovare spazio, soprattutto se hanno continuità. Questi tre sono centrali di primissimo livello e per qualsiasi giovane, anche lo stesso Galeano, sarebbe stato difficile togliergli il posto. Penso che Guillermo avrebbe trovato parecchio minutaggio in una squadra di seconda fascia. Il desiderio di giocare col fratello può averlo influenzato nella scelta della Roma.” L’agente vive a Barcellona, e il discorso si è dunque spostato sul tecnico blaugrana Guardiola, anche in relazione alle parole di ieri di James Pallotta: “Guardiola ha fatto benissimo al Barcellona, è casa sua. Non c’è nessuna persona che conosca il Barcellona meglio di lui, rimasi impressionato quando disse che è molto difficile tenere alta la tensione per tanti anni in quell’ambiente, un po’ come successe a Rijkaard. E’ rimasto legato alla Roma, parla sempre bene della Roma. Potrebbe anche succedere, la vedo più possibile se il Barcellona vincerà la Champions League. In tal modo Guardiola andrebbe via da vincitore. L’unica controindicazione è che è adorato da tutti, se si presentasse come Sindaco vincerebbe dappertutto (ride, ndr). Ama il lavoro sul campo, tutte le volte che vado al centro sportivo ho sempre visto la macchina di Guardiola parcheggiata. Lo stimo tantissimo, sarebbe un colpo per la Roma e per il calcio italiano, perché non accetterebbe di giocare un calcio “italiano”, ma palla a terra.”