Di Marzio: "La Juve pensa seriamente a Vucinic, Roma su Criscito e Ramirez"
Barcellona, il nuovo ombelico del mercato. Messi e i suoi fratelli non sono in vendita (peccato), ma un nuovo campione è in arrivo per unirsi alla squadra più forte d'Europa e forse del mondo. La prima idea portava (e magari porterà ancora...) a Giuseppe Rossi, l'italiano di Spagna, quello che da noi ha avuto pochi estimatori, mentre da loro ha segnato un giorno sì e l'altro pure. I suoi agenti da tempo hanno raggiunto l'accordo con la società, manca (ancora) quello tra Barcellona e Villarreal, anche perché contemporaneamente nasceva la voglia blaugrana di Sanchez. Gino Pozzo, l'Udinese fatta a persona, vive da tempo ormai proprio a Barcellona, non gli è stato affatto difficile parlare con loro e capire che il Nino rappresentava e rappresenta un'occasione, l'occasione, per diventare ancora più forti e imprevedibili. Hanno discusso di cifre e contropartite tecniche, l'affare sembra avviato, ma non verso una rapida conclusione come sostengono in Spagna, dove è arrivato anche il procuratore del fantasista. Le altre pretendenti a Sanchez non hanno perso infatti la speranza, forse credono in una retromarcia di Guardiola, confidano in un ritorno di fiamma (possibile) per Rossi. Ecco allora che il City, sempre spavaldo, resta ottimista, sapendo che una vera e ricca offerta cash è stata presentata in tempi non sospetti, lo stesso fa la Juve pronta a stanziare 30 milioni (e le solite contropartite) per convincere l'Udinese, meno fiduciosa l'Inter che vorrebbe prima vendere (Mariga e Pandev) per poi passare al contrattacco. Su Rossi, nel frattempo, le italiane studiano ma non si decidono a fare il passo decisivo, il Barca resta così interlocutore privilegiato (o lui o Sanchez, naturalmente), l'ha capito anche il suo manager Pastorello sbarcato in Spagna nel pomeriggio (l'Atletico Madrid vuole Handanovic), sembra proprio destino che Giuseppe nostro non torni ad essere protagonista dei week end italiani.
La Juve, intanto, pensa seriamente a Vucinic, lo dimostra l'incontro di lunedì all'Hotel Manin, da una parte Marotta e Paratici e dall'altra il suo agente Lucci: già a Gennaio da Torino tentarono il colpo, adesso ci riproveranno consapevoli del fatto che uno come Mirko può essere prezioso in un modulo offensivo come quello di Conte. La telenovela-Inler, invece, non è arrivata alla sua ultima puntata, troppi incontri interlocutori, troppe voci, Juve e Napoli mettono la freccia, si sorpassano e risorpassano, ci vorrebbe una cartomante per leggere nel futuro del svizzero. La Juve, comunque, sta valutando sia l'aspetto economico (a 18 milioni, non chiude) che quello tattico (Conte non è convintissimo), mentre il Napoli ha riallacciato i rapporti con il procuratore dello svizzero, puntando sulla bontà del progetto tecnico. Proprio in queste ore, a Castel Volturno, sono state fissate le strategie azzurre per il mercato e non solo, aspettiamo adesso i primi squilli di Bigon: da tenere sempre calde la piste che portano a Trezeguet e Santana. Voci su Felipe della Fiorentina (piaceva, adesso meno), mentre su Criscito è stato solamente abbozzato un possibile scambio con Santacroce (e conguaglio), poche le possibilità che si concretizzi, più facile che il difensore rossoblù finisca in ballottaggio tra Inter e Roma. Stesso ballottaggio che riguarda anche Ramirez del Bologna: l'Inter l'ha sempre seguito (e pure consigliato a Longo e Porcedda l'estate scorsa...), la Roma si è messa in fila recentemente ma senza voler andare oltre i 10 milioni di euro, pochini per far barcollare il Bologna. Altri uruguaiani sul mercato: il Catania pensa a Martinuccio e Rodriguez, seconda punta e difensore del Penarol, l'Atalanta valuterà in Coppa America Federico Loris, under 20, un talento da monitorare. E mentre Di Carlo oggi vede il Chievo per prendersi la sua rivincita dalla Samp e Montella sta per firmare con il Catania, Luis Enrique sarà finalmente il nuovo allenatore della Roma, evitato anche l'ultimo tentativo dell'Atletico Madrid. La scuola è quella del Barcellona, lo manda Guardiola: l'ombelico del mercato è davvero qui.