Ag. Nico Lopez: "Piace al Catania, ma non lo porterei mai via da Roma"
Undici ore di viaggio in macchina, domenica mattina, da Milano a Manchester. Il cambio della manica, un tragitto infinito e poi - il giorno dopo - la fumata bianca: Arevalo Rios al Palermo. Tre anni di contratto per un acquisto che sa di grande colpo tutto rosanero e una promessa. "Ho detto a Zamparini che se fa male lo riporto in Messico, come ho fatto con la Fiorentina per Santiago Silva", rivela a TuttoMercatoWeb Pablo Bentancur, proprietario della Vansomatic, che insieme al cugino agente Fifa Oscar Betancourt cura numerosi trasferimenti. Da Ramirez ad Hernandez, sfogliamo la margherita. Le notizie non mancano. Storie di mercato, storie da raccontare. Soprattutto se di mezzo c'è Bentancur, che metabolizzato il viaggio (anzi no, mentre parla sta guidando...) si concede a TMW.
Partiamo proprio da Rios. Che fatica prima della firma.
"Il presidente del Tijuana è una persona molto rigida, un miliardario un po' egocentrico. Per arrivare al suo sì abbiamo fatto una fatica incredibile. Quando il ds del Palermo, Luca Cattani, è andato per parlare con lui, si è visto chiedere cinque milioni di dollari. La trattativa a quel punto si è arenata, ma Cattani è stato bravo a trattare e portare a casa il risultato".
E adesso il giocatore è pronto per la prima avventura in Italia.
"Arevalo è molto contento. Il Direttore Perinetti lo ha accolto benissimo, ha parlato con lui fuori dall'albergo e poi è arrivata la firma. Arevalo è felice, poi Hernandez gli ha fatto capire che è andato in una squadra importante, in una città che ama il calcio. Poi come ho detto, a Zamparini ho fatto una promessa. Se Rios va male lo riporto in Messico. C'è un accordo tra uomini e il presidente rosanero è uno coraggioso e impulsivo".
Abel Hernandez invece piace all'Inter.
"Sì, ma Abel sta benissimo nel Palermo. Da poco ha rinnovato il contratto, è tranquillo e non vediamo l'ora che cominci la prossima stagione, perché lui ha voglia di far bene con la maglia rosanero. Vuole fare le cose in grande. Poi le società si interesseranno da sole, perché le qualità di Abel parlano per lui. Non c'è mica bisogno di proporlo...".
Lo raggiungerà Arias, in Sicilia?
"Solo sondaggi, appresi dalla stampa. Arias è un giocatore importante, ha preso il posto a Polenta in Nazionale, poi può giocare in qualsiasi zona della difesa".
Ramirez lascerà Bologna?
"Il Penarol ha il 30%, il Bologna si è impegnato di non fare trattative con contropartite tecniche. Dalla sua cessione devono arrivare soldi. Poi Guaraldi è un grande presidente, molto chiaro. Quando ho portato Gaston al Bologna c'era una società in crisi, che per sei mesi non ha pagato gli stipendi. Questo presidente invece gli ha dato una stabilità economica. Da Ramirez arriveranno solo soldi e non contropartite di natura tecnica. L'agente Fifa della mia società si sta muovendo per trovargli eventualmente una collocazione, magari in Inghilterra".
Bueno-Bologna, si può ancora fare?
"Stiamo aspettando. Mentre per quanto riguarda Bueno ci sono dei problemi: la proposta del Bologna non è stata accettata dal Nacional e nel calcio italiano la crisi si fa sentire. Gonzalo è un giocatore che merita, stiamo parlando di un campione. Tabarez del resto ha detto che dopo Cavani, Suarez e Abel Hernandez c'è lui. Magari lo portiamo in Italia con la clausola di risoluzione".
Cristian Cueva è ancora un obiettivo rossoblù?
"Vediamo. Stiamo aspettando, il Bologna è interessato ma bisogna prima capire come si evolverà la situazione di Ramirez".
Nico Lopez piace al Catania.
"Confermo l'interesse del Catania, ma ci sono anche altre squadre. Però io non lo porterei via dalla Roma. Poi è chiaro, se non dovesse trovare spazio e la Roma mi chiamasse per trovargli una sistemazione mi muoverei in tal senso".