Udinese, Fedele: "Di Natale è tornato. Contro la Roma i bianconeri dovranno giocare all'attacco"
Adriano Fedele, ex tecnico dell’Udinese, analizza il momento della squadra friuliana, rifiorita dopo un avvio di stagione disastroso. Non è un caso che il magic moment bianconero sia coinciso con il ritorno al gol di Di Natale. Il calciatore napoletano, che in questa estate è stato ad un passo dalla Juventus, sta trascinando i suoi lontano dalle zone pericolose della classifica. La tripletta di ieri al Lecce è stata un'iniezione di fiducia per tutto l’ambiente. "E' tornato Totò – afferma Fedele - Non si può dire che sia un giocatore come gli altri. Non lo si dovrebbe nemmeno pensare. Io lo paragono a Maradona, sia che sia al top della forma sia che si trovi in un periodo di appannamento. Impossibile rinunciare ad un giocatore così. E avendolo in squadra è doveroso puntare a qualcosa di più di quell'obiettivo di cui parla la società. L'Udinese non è paragonabile a squadre come Bari, Brescia, Cesena, Lecce e via dicendo. E' mortificante per la società stessa e per i suoi tifosi! E' doveroso osare. Si sono fatti sforzi economici importanti tenendo giocatori come Sanchez, Isla, Inler e tutti quelli che compongono la rosa bianconera. E' un peccato non crederci! Non si può pensare solo a non prendere gol e aspettare che qualcuno davanti risolva. Finora avevo sempre visto partite noiose, con il Lecce, invece, l'Udinese è stata travolgente.
Come vedo Di Natale come seconda punta? Giocando vicino alla porta però ha segnato ben 29 reti. Io Totò lo lascerei libero di giocare dove vuole. Lui e Sanchez sono l'arma letale dell'Udinese, bisogna sfruttare le loro doti. Floro Flores? Nessuno può discutere le sue capacità. Si è sempre pensato che il suo fosse un problema caratteriale".
Dopo le lodi al bomber tascabile, Fedele sottolinea come i segnali di crescita dell’Udinese siano iniziatati da diverso tempo. "Già con il Cagliari, nella ripresa, c'erano stati segnali negativi. Penso che vedendo la partita in contro i siciliani, più di qualcuno abbia spento la televisione. Con il Lecce è stata tutta un'altra musica".Chiusura dedicata al match contro la Roma di sabato prossimo. "Ogni partita ha la sua storia. Loro hanno una difesa che a volte è una tragedia. Certamente noi non dovremo giocare per difenderci, come a Catania. Bisognerà giocare a viso aperto e sfruttare tutte le occasioni che capiteranno".